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TESTO Commento su Gen 9,1

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Giovedì della VI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (15/02/2006)

Brano biblico: Gen 9,1 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Dio benedisse Noè e i suoi figli e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra».

Come vivere questa Parola?

Siamo all'alba di una nuova creazione. Le acque del caos, riportate in auge dall'iniquità umana, hanno anch'esse finito col servire il disegno di Dio, trascinando via con sé il disordine reintrodotto dal peccato: ciò che loro apparteneva. Come al primo mattino della creazione, la terra ne è riemersa purificata. E la vita torna a riaffermarsi. Per quanto violenta possa apparire l'onda del male, essa non riuscirà mai a sommergere defi-nitivamente quel tocco di positività che Dio ha impresso nel creato: "E Dio vide che era cosa molto buona!". Così per il cosmo, così per ogni uomo, così per me. A volte sembra che quanto di negativo abbiamo immesso nella nostra vita non possa più essere cancellato. Si può anche giungere a verbalizzare questo stato d'animo dicendo: " Il mio peccato è troppo grande: non può essere perdonato!". È la dichiarazione più lampante che non conosciamo il cuore di Dio, che abbiamo chiuso gli occhi così che non riusciamo a scorgere il suo volto amorosamente chino su di noi, che siamo così storditi da non percepire la sua voce che ancora pronuncia il nostro nome. Sì, quella chiamata che mi ha fatto emergere dal nulla non è sfiorita sul suo labbro. Ne risento l'eco nella voce di quanti mi amano. E su quel nome, accompagnato dalla qualifica più bella: "figlio mio!", scende ancora la sua benedizione. Se mi fermo al mio peccato, mi colgo come un "male-detto" e resto nei gorghi del diluvio. Se alzo lo sguardo su di Lui, scopro che sono "bene-detto" e su di me si disegna l'arcobaleno dell'alleanza e le acque lustrali del mio pianto si trasformano in quel liquido amniotico che mi permettono di schiudermi nuovamente alla vita. Vita nuova, vita rigenerata, vita che si schiude nel segno del-la gioia. Sono amato, sono amato, sono amato! Infinitamente!

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi immergerò nella gioia di questa consapevolezza, lasciando che ogni irrigidimento si sciolga nell'amplesso del mio Dio.

Grazie, Dio della mia gioia!

La voce di un "Dottore" della Chiesa

Ovunque mi volga trovo solo l'abisso di fuoco del tuo amore, o Dio.
S. Caterina da Siena

 

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