TESTO Commento su Eb 13,20

Dalla Parola del giorno

Il Dio della pace, che ha fatto tornare dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un'Alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene.

Come vivere questa Parola?

La liturgia odierna c'invita a contemplare l'immagine di Gesù, "Il Pastore" che nella lettera agli Ebrei viene evidenziato come "il grande Pastore delle pecore". Forse, per alcuni o molti di noi, quest'immagine del pastore risulta poco significativa e lontana della nostra realtà; ma avvicinandoci ai testi biblici, possiamo costatare, che nell'Antico, come nel Nuovo Testamento, viene ripetutamente evidenziata con uno "spessore" di amore tenero e forte nello stesso tempo. È l'immagine di Dio che accompagna e guida il suo popolo. Anche nel Nuovo Testamento, è proprio Gesù, l'unico che può attribuirsi questo titolo di Buon Pastore. (Gv 10,11) Nel Vangelo d'oggi ci lasciamo sorprendere dalla reazione della folla e soprattutto di Gesù di fronte a questa folla. Gesù è commosso perché sono come "pecore senza pastore" (Mc 6,34) Quello che commuove il cuore di Gesù è la condizione in cui si trova ogni cuore umano, (in questo caso questa folla,). Egli vede ogni cuore smarrito, come pecora smarrita senza guida. A questo punto posso mettermi di fronte a Gesù, lasciandomi guardare da Lui. Che cosa posso dirgli? Sei Tu il mio pastore, davvero, se ho Te, non manco di nulla? (Salmo responsoriale 22,1), Riconosco che ho bisogno di una guida? Di cercare il Grande Pastore?

Oggi, nella mia pausa contemplativa, riconsegno la mia vita a Gesù Buon pastore che ha dato la sua vita per me.

Donami Signore Gesù, la consapevolezza della mia creaturalità bisognosa di te, liberami della sindrome dell'onnipotenza, donami l'umiltà per riconoscere e cercare Te, il Pastore Grande.

La voce di un Padre della Chiesa

Cristo, il vero pastore, con la sua venuta poté guarire e convertire la pecorella smarrita e ammalata, cioè l'uomo, risanandola dalla lebbra del peccato.
Pseudo-Macario