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TESTO Commento su Marco 1,40-45

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Giovedì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (11/01/2007)

Vangelo: Mc 1,40-45 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte.

Come vivere questa Parola?

Con l'incisività che gli è propria, Marco ha narrato la guarigione del lebbroso. "Lo voglio: sii mondato" aveva detto Gesù. E al tocco della sua mano la lebbra scomparve. "Guardati di non dire niente a nessuno" gli aveva ingiunto il Signore. L'uomo, al contrario, aveva proclamato ovunque la modalità della sua guarigione. Perché Gesù non voleva che si divulgasse la fama del suo operare? Perché gli Israeliti avrebbero riconosciuto in Lui il Messia ma secondo le loro categorie: come un liberatore politico. Gesù, invece, entra nella storia secondo un progetto ben più ampio. Sì, Egli è il vero liberatore, ma dal peccato, dalla morte, dal male. La sua presenza e il suo agire sono in funzione di un amore che travalica i confini delle nazioni e dei secoli. Proprio per questo Egli sceglie di vivere fuori dalle ovazioni, dal chiasso prodotto da un successo terrenistico. "Venivano a Lui da ogni parte. È la "trasparenza" del suo essere e del suo agire che attira l'umanità che soffre, bisognosa di Lui. La "verità" della sua persona traspare dal comportamento che è in funzione della sua missione: la gloria del Padre e la manifestazione del suo Regno di giustizia di amore e di pace. Come "risplende" questo modo di essere e di comportarsi di Gesù anche oggi, in un'epoca segnata dal male profondo della corruzione, a livello mondiale e in ogni ambito, anche istituzionale! Un male contro il quale è ormai tempo di agire.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi soffermerò su questo rifuggire di Gesù da ogni ricerca ambiziosa di plauso e di autoesaltazione di sé. Egli va diritto alla volontà del Padre, l'abbraccia fino alla passione e alla morte per la nostra liberazione. Alla luce della sua persona vedrò se in me l'ambizione o altri motivi egoici mi fanno entrare a volte nel compromesso, magari con la scusa che "tanto lo fanno tutti" e si tratta di "piccola cosa".

Fammi capire, mio Signore, che non c'è nulla di piccolo là dove s'intorbida la coscienza. Dammi, in forza del tuo amore, un cuore retto e "puro" nella ricerca di ciò che piace a Dio.

La voce di un santo fondatore

Cristo non aveva soldati, non ne volle avere mai. Non sparse il sangue di nessuno, non incendiò la casa di nessuno. Non volle inciso il suo nome sulle rocce dei monti, ma nei cuori degli uomini!
S. Luigi Orione

 

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