PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Il cielo si aprì e scese su di Lui lo Spirito Santo

don Romeo Maggioni  

Battesimo del Signore (Anno C) (07/01/2007)

Vangelo: Lc 3,15-16.21-22 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 3,15-16.21-22

In quel tempo, 15poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, 16Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.

21Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì 22e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Dopo trent'anni di preparazione ha inizio per Gesù il suo ministero pubblico - era esattamente l'anno 28 della nostra èra cristiana - con una "teofania", uno speciale intervento divino che lo consacra e abilita alla sua missione di Messia/Figlio di Dio/Salvatore.

E' il suo battesimo: "il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito santo"; radice e paradigma del nostro stesso battesimo come annuncia Giovanni Battista: "Io vi battezzo con acqua, ma viene uno che è più forte di me: costui vi battezzerà in Spirito santo e fuoco".

Cerchiamo di capire quel che avviene per Gesù per cogliere qualcosa di quel che nel battesimo avviene a noi.

1) SCESE SU DI LUI LO SPIRITO SANTO

La scena si apre con tutto "un popolo che era in attesa", che s'incolonna davanti al Battista per ricevere un battesimo di penitenza. Gesù è tra loro, riceve anche lui questo battesimo con tutto il popolo, e - lo sottolinea bene Luca - si era messo a pregare: "Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera". E' la premessa di un evento che supera il gesto del Battista, ma che ne delinea le condizioni. Anche Gesù - e certo più di tutti - era in attesa dei tempi messianici. Si coinvolge con questo popolo in attesa e con tutti esprime la sua apertura al regno di Dio annunciato dal Battista con un atto pubblico di accoglienza, cioè ricevendo un battesimo di penitenza a significare un bisogno di salvezza che viene dall'alto! Forse appunto la preghiera di Gesù è quella di Isaia: "Oh se tu squarciassi i cieli e scendessi..!" (Is 63,19).

A questa preghiera Iddio risponde: "il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito santo". I tempi messianici erano stati segnalati proprio per il dono dello Spirito, e Gesù lo dichiarerà all'inizio della sua missione a Nazaret: "Lo Spirito del Signore è sopra di me, per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio..." (Lc 4,18). Frutto di quella apertura e di quella preghiera è questo dono dello Spirito, un dono "carismatico", cioè una santificazione non tanto personale quanto una consacrazione e una destinazione al ruolo pubblico di Messia.

"E vi fu una voce dal cielo: Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto". E' certo la eco di una generazione eterna del Verbo nel seno del Padre ma che ora si rivolge e investe questo uomo Gesù, operaio venuto da Nazaret, dichiarando che questa sua umanità ora è assunta sostanzialmente nella divinità. Anzi, quella umanità ora contiene ed esprime tutta la divinità del Figlio, e della stessa Trinità qui richiamata. Dirà esplicitamente san Paolo: "E' in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità" (Col 2,9). Il mistero dell'incarnazione, unendo l'umanità alla divinità, dà una svolta decisiva all'identità e al destino della nostra misera vicenda umana. L'uomo Gesù è figlio proprio di Dio..., ma non come caso unico, bensì come "il primogenito tra molti fratelli" (Rm 8,29). L'evento del battesimo di Gesù illumina allora molto il fatto del nostro battesimo.

2) VI BATTEZZERA' IN SPIRITO SANTO

Col battesimo si accede alla Chiesa. Il mandato di Gesù è stato dato agli Apostoli per costituire con esso la sua Comunità. Non è solo un cammino individuale: si diventa cristiani entrando a far parte del popolo di Dio. Dalla Chiesa - dalla parrocchia, dalla famiglia - riceviamo l'annuncio della fede e ad essa si aderisce. Appunto.. ad un popolo che è in attesa! Un popolo che crede e cerca la salvezza da Dio. Condizione a che il sacramento sia efficace è la fede. La quale si esprime certamente in un cammino di ricerca, di scoperta del dono di Dio, ma poi, soprattutto, nella.. preghiera. La Chiesa è nata nel Cenacolo quando era raccolta, con Maria, nella preghiera. Gesù ha promesso irresistibilmente il dono dello Spirito proprio dalla preghiera: "Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito santo a coloro che glielo chiedono" (Lc 11,13).

Il battesimo ci è dato "in Spirito santo e fuoco". Quel fuoco di Pentecoste che ha trasformato in apostoli quei paurosi discepoli di Gesù. E' lo Spirito a cambiare il cuore dell'uomo: "Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne" (Ez 36,26). Il battesimo ci immerge nella morte di Cristo, e dalla sua morte riceviamo lo Spirito ("Diede lo Spirito", Gv 19,30). "Se uno non nasce da acqua e da Spirito non può entrare nel regno di Dio. Ciò che è nato dalla carne è carne, e ciò che è nato dallo Spirito è spirito" (Gv 3,5-6). E' lo Spirito, in particolare nel sacramento della Confermazione quale completamento del battesimo, ad abilitarci quali profeti, continuatori della missione di Gesù. Era stato promesso proprio per i tempi nuovi: "Effonderò il mio Spirito sopra ogni uomo e diventeranno profeti i vostri figli e le vostre figlie" (Gl 3,1).

Profeti di una realtà nuova sconvolgente che proprio il battesimo ci fa: creature nuove perché figli propri di Dio! Quello Spirito che ci è dato è "lo Spirito del Figlio suo". "E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del Figlio suo che grida: Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio" (Gal 4,6-7). Chi possiede lo Spirito è ormai capace di vivere come Gesù: "Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio" (Rm 8,14). Anche il giorno del nostro battesimo è risuonata su di noi la voce del Padre: "Tu sei il mio figlio prediletto" così da vivere un decisivo nuovo rapporto con Lui: "Voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno Spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: Abbà, Padre" (Rm 8,15). Per questo lo invochiamo ogni giorno: "Padre nostro..".

San Paolo riassume bene l'opera dello Spirito in noi mediante il battesimo: "Dio ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per la sua misericordia mediante un lavacro i rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna" (II lett.). Dove è detto che tutto è dono gratuito, che si tratta di una novità, cioè un cambiamento, per nulla adeguato al nostro "farci", una riuscita quindi della vita non come nostra conquista ma come suo dono, anzi suo perdono. Il che dilata il cuore alla più piena speranza di poter essere.. salvati anche noi!

 

Ricerca avanzata  (54029 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: