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TESTO Domenica di Pasqua

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Domenica di Pasqua - Risurrezione del Signore (Anno A) (31/03/2002)

Vangelo: Gv 20,1-9 = Mt 28,1-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 20,1-9

1Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». 3Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Nella storia dell'umanità si è verificato un evento che è più importante di tutti gli altri eventi, anche se sfugge allo studio degli storici. Nella storia umana si è verificata una "rivoluzione" che ha sconvolto e cambiato il corso della storia stessa, molto di più, infinitamente di più della rivoluzione americana, della rivoluzione francese o di quella dell'ottobre 1917 a Mosca: essa è la Risurrezione di Cristo, l'evento che ha cambiato il corso della storia, anche se sfugge al controllo degli storiografi.

E perché, la Risurrezione di Cristo ha cambiato il corso della storia?

Perché il destino ultimo dell'uomo non è vivere felice sulla terra ma vivere felice per sempre in Dio. Per questo Dio ci ha creati, per essere felici con Lui, in eterno.

Questo è il destino dell'uomo: un destino di risurrezione e di gloria.

Quel progetto di felicità che Dio aveva stabilito per l'uomo e che l'uomo aveva interrotto, ostacolato col suo peccato e che aveva avuto, come conseguenza, la morte e la chiusura del Paradiso, con Gesù risorto dai morti, quel progetto è ripreso e portato alla sua piena realizzazione.

Oggi, la scienza si sforza, non senza bestemmia, di portare l'uomo a vivere senza malattie e a debellare, se è possibile, anche la morte o, almeno, ad allungare di molto la vita. Ma gli sforzi della scienza sono inutili, fino a questo punto; solo Dio può donare la Vita e darla senza fine.

Seppure la medicina riuscisse a dare mille anni alla vita umana e senza malattie, resterebbero sempre i dolori e le pene interiori, le violenze, le guerre, la fame e le ingiustizie.

Solo il Regno dei Cieli può dare la piena felicità e realizzare il desiderio più profondo del cuore umano.

In questa Santa Pasqua di Risurrezione del Signore, sostiamo anche noi, con Pietro e con Giovanni, davanti all'ingresso vuoto della tomba di Cristo; quella pietra rotolata via e quelle bende messe da parte ci danno forza e fiducia nel nostro futuro, futuro non costruito sui tavoli delle trattative diplomatiche, ne scritto sui libri delle ideologie che sono tutte crollate, ma dal Sangue di Cristo e da quella pietra che ci apre l'ingresso, non ad una assenza, ma ad una Presenza viva e operante in mezzo a noi: il Signore Risorto che è andato a preparare un posto anche per noi.

 

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