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TESTO Commento su Giovanni 1,1-18 (forma breve Giovanni 1,1-5.9-14)

don Roberto Rossi  

Natale del Signore - Messa del Giorno (25/12/2006)

Vangelo: Gv 1,1-18 (forma breve Gv 1,1-5.9-14) Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 1,1-18

1In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

2Egli era, in principio, presso Dio:

3tutto è stato fatto per mezzo di lui

e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

4In lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

5la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno vinta.

6Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

7Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

8Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

9Veniva nel mondo la luce vera,

quella che illumina ogni uomo.

10Era nel mondo

e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;

eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

11Venne fra i suoi,

e i suoi non lo hanno accolto.

12A quanti però lo hanno accolto

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo nome,

13i quali, non da sangue

né da volere di carne

né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

14E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di grazia e di verità.

15Giovanni gli dà testimonianza e proclama:

«Era di lui che io dissi:

Colui che viene dopo di me

è avanti a me,

perché era prima di me».

16Dalla sua pienezza

noi tutti abbiamo ricevuto:

grazia su grazia.

17Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,

la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

18Dio, nessuno lo ha mai visto:

il Figlio unigenito, che è Dio

ed è nel seno del Padre,

è lui che lo ha rivelato.

Quando ci mettiamo insieme è Natale.

Ogni volta che ci raduniamo nel suo nome, Cristo è con noi, l'Emmanuele!

Nel Natale c'è il grande "Sì" di Dio all'uomo, all'umanità. Dio ama l'umanità, si incarna, si fa vicino, offre la sua vita perché l'uomo sia salvo, abbia la vera vita. Il "sì" di Dio è un'esigenza del suo amore, un bisogno del suo cuore: ama per puro amore e in una maniera che più di così non si può. Dio dice il suo "sì" all'invocazione e al bisogno profondo del cuore umano: Vieni Signore, verso te le mani noi leviamo, vieni e salvaci, Signore!

Nel Natale c'è il "Sì" di risposta al Signore delle anime belle, come Maria e Giuseppe; delle anime semplici, come i pastori; degli uomini che cercano la verità, come i Magi.

Nel Natale c'è il "sì" di tutti coloro che hanno accolto e seguito il Signore Gesù e sono diventati testimoni e annunciatori del suo amore: gli apostoli, i discepoli, i cristiani di ogni tempo. C'è anche il mio "sì" e il vostro "sì", nel collaborare all'edificazione del regno di Dio, a costruire la vita della Chiesa nella nostra società, nel nostro tempo, nel nostro ambiente.

Dove si fa presente il Signore? Dove lo troviamo? Dove lo incontriamo?
Nella coscienza, nell'anima che lo cerca.
Nella vita della Chiesa – sacramento dell'incontro con Lui.

Nella Parola, nei sacramenti: confessione, comunione, i sacramenti delle
scelte di vita (Matrimonio...)

Nella Fraternità:...."Quando due o tre sono riuniti nel mio nome, Io sono in mezzo a loro!"

Dio è presente nella relazione con gli altri; nell'esperienza di rapporti nuovi, nella spiritualità delle relazioni noi offriamo al Signore Gesù la possibilità di farsi presente, di incontrarlo, di accogliere la sua grazia, la sua forza, la sua salvezza.

Qui comprendiamo un significato importante del Natale: quando ci mettiamo insieme nell'amore e nella fede: lì c'è il Signore! Quando noi formeremo e ci ritroveremo nelle Piccole Comunità, il Signore Gesù sarà in mezzo a noi!

Il Natale non si riduce alla festa di un giorno, ma diventerà l'esperienza di Dio in tanti giorni della nostra vita, quando ci troveremo assieme agli altri nel Suo Nome.

Nella vita della parrocchia stiamo preparando un grande avvenimento, particolare e significativo: la Settimana di Fraternità, che vivremo dal 18 al 25 marzo 2007.
Che cos'è la Settimana di Fraternità?

Sarà un momento forte, in cui tutti, singoli, famiglie, gruppi si apriranno e vivranno momenti, gesti, fatti, iniziative, attività... il più possibile, come fraternità, amore gioioso, concreto, generoso verso gli altri. Ci proponiamo l'obiettivo di far nascere, se possibile, attraverso la disponibilità di tanti, una Piccola Comunità in ogni via della Parrocchia. Le vie piccole si potranno unire a una vicina; le vie grandi potranno ritrovarsi in più Comunità. Dopo il momento forte della Settimana le Piccole Comunità si ritroveranno una volta al mese: appuntamento facile, possibile, capace di rinsaldare rapporti veri e di approfondire l'esperienza cristiana.

Il Vescovo ha approvato questo progetto pastorale della parrocchia e ha scritto una lettera a tutte le Famiglie per invitare a partecipare volentieri alle Piccole Comunità "occasione molto proficua, per illuminare con la fede la vita quotidiana e per vivere una vera pastorale familiare, a sostegno della missione educatrice delle famiglie".

Invitiamo tutti a cominciare ad organizzarci via per via. Chiediamoci: Io saprò dire "Sì" al Signore, agli altri, alla parrocchia, alla fraternità?

La cosa più bella che tanti faranno e sperimenteranno sarà quella di invitare i vicini a casa propria o di accogliere l'invito ad andare dagli altri.

Allora vogliamo trovare tutta la nostra convinzione e la nostra forza nella preghiera per costruire questa nuova vita parrocchiale. Certamente, se glielo chiediamo con fede, il Signore può convertire il mio cuore e il cuore di tanti ad una vera fraternità e a quei fatti che la esprimono nella vita parrocchiale.

E' il Signore che ci manda a promuovere la fraternità nelle Piccole Comunità. E' il Signore che chiede di vivere la fraternità, secondo il vangelo, nelle nostre case, nelle nostre strade, nei palazzi in cui abitiamo: costruiamo nel nostro ambiente un mondo più unito e fraterno, una Chiesa dove i cristiani sono un cuor solo e un'anima sola. Tutti vogliamo invocare dal Signore la grazia di un vero cammino di Fraternità, per il bene di tutti, giovani e anziani, adulti e bambini, famiglie.

Chiediamo a tutti tanta preghiera per questo, specialmente ai bambini, ai malati, ai Monasteri di clausura. (Anche a quanti giunge questo testo natalizio, un po' specifico – e ce ne scusiamo – per la nostra parrocchia).

Ci affidiamo alla protezione materna della Vergine Santa, Regina della Pace, Madre di Dio e di tutti noi.

 

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