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TESTO Commento su Is 26,4

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Giovedì della I settimana di Avvento (07/12/2006)

Brano biblico: Is 26,4 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna.

Come vivere questa Parola?

In contrapposizione all'inconsistenza del soffio e del filo d'erba a cui viene paragonata l'esistenza umana, ecco la solidità della roccia erigersi poderosa e rassicurante. Il tema compare sia nella prima lettura che nel vangelo, sempre accompagnato dal pressante invito a porre in essa la propria fiducia. Sì, Dio e solo Dio è la roccia che permane oltre ogni vicissitudine, oltre il tempo. Eppure la tentazione di edificare la propria casa sulle sabbie mobili delle certezze umane è tutt'altro che ipotetica. È la società stessa che ci sollecita con le sue proposte lusinghiere. Ed ecco la necessità di garantire un adeguato benessere economico alla propria famiglia diventare assillo, fino a trasformarsi in ricerca spasmodica di un di più di cui non si è mai sazi; il bisogno di una giusta affermazione personale sconfinare nello strapotere incurante di ogni limite. Poi, un tracollo finanziario, un capovolgimento politico, l'avanzare inesorabile dell'età che cancella bellezza, prestanza, salute... e tutto naufraga miseramente travolgendo non solo i nostri sogni, ma noi stessi. Ci si sente come relitti alla deriva. La vita scolora, non ha più senso. Ma an-che allora la "roccia" è là, invitante. Non si tratta di scalarla, ma di abbandonarsi ad essa con serena fiducia. Il tempo liturgico dell'avvento può essere il momento favorevole, l'"oggi" in cui la grazia di Dio mi raggiunge e getta fasci di luce sulle "fondamenta" della mia vita. Tutto può ricominciare da questo "oggi", purché lo voglia, purché rinunci ad ogni compromesso e inizi a scavare nella roccia viva della sua Parola.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi chiederò: dove sto costruendo la mia "casa": sulla sabbia o sulla roccia? E prenderò l'impegno di fare della Parola il mio pane quotidiano.

Ti ringrazio, Signore, per il dono della tua Parola. Concedimi di edificare su di essa la mia vita, perché si schiuda nel segno della pienezza, della gioia e della lode.

La voce di un Dottore della Chiesa

È sulla sabbia che costruisce chi ascolta e non mette in pratica; sulla roccia, chi ascolta e mette in pratica; né sulla sabbia, né sulla roccia, chi neppure ascolta.
S. Agostino

 

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