TESTO Commento su Luca 19,45-48

Dalla Parola del giorno

Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare i venditori, dicendo: «Sta scritto: "La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!»"[...] I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire [...] Tutto il popolo pendeva dalle sue labbra.

Come vivere questa Parola?

Gesù è una personalità che sorprende sempre. Dice di essere "mite ed umile di cuore". Lo scorgi, infatti, a chinarsi sui ciechi, gli storpi, su ogni genere di povertà. Ti accorgi che è tenerissimo con i bambini. Affascina le folle. Eppure saetta parole di fuoco su scribi e farisei ipocriti. Qui lo vedi impugnare la sferza per buttar fuori dal tempio i venditori che hanno fatto della casa di Dio "una spelonca di ladri".

La sua forza è proprio l'altro volto della sua mitezza. E l'uno e l'altro sono il fulgore che balena dal mistero della sua persona umano-divina, dalla sua passione per il Padre e per la salvezza dell'uomo.

Oggi è proprio dalla sua forza che mi lascio interpellare a fondo. Nella nostra società che sempre più diventa un ipermercato è il senso del sacro, del mistero di Dio e dell'uomo fatto a sua immagine e somiglianza, che va recuperato. E' l'urgenza di adorare che non può più essere disattesa!

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi concederò un tempo per adorare la SS. Trinità che dimora in me. E con forza mi chiederò: Sono o non sono "casa di preghiera" nel mio cuore? Verbalizzerò:

E' scritto: «Il tempio di Dio è santo e questo tempio siete voi»". Signore, concedimi di vivere quello che sono.

La voce di un grande Padre del deserto

Chiedete con cuore sincero lo Spirito Santo fuoco di Dio, e vi sarà donato. Continuate a pregare con tutto il cuore e lo Spirito vi sarà donato perché Egli ama abitare in chi è retto nel cuore.
Antonio il Grande