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TESTO Commento su Luca 18,35-43

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (15/11/2004)

Vangelo: Lc 18,35-43 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

«Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli risposero: "Passa Gesù il Nazareno!". Allora incominciò a gridare: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!"».

Come vivere questa Parola?

Ai margini della strada, sulla via di Gerico, un cieco giace a mendicare. Scansato da tutti. Inabile e solo. Con un'unica risorsa, custodita nel cuore: la sua fede, che grida sempre più forte: "Gesù, abbi pietà di me!", a dispetto di quelli che lo sgridano perché taccia. E la sua fede lo guarisce. Anzi, fa di più: lo salva. Perché non solo recupera la vista, ma comincia a seguire Gesù e a lodare Dio.

Tra quest'uomo recuperato alla vita e quelli che lo rimproverano c'è una netta contrapposizione. Un contrasto che sta proprio nel loro incedere rispetto a Gesù: il mendicante, riavuta la vista, lo segue, gli altri invece "camminavano avanti", come Pietro, quando si sentì rimproverare da Gesù: Vade retro,...mettiti dietro a me.

Camminare avanti è un po' come presumere di sé, voler far strada persino a Dio, dar da intendere di avere le idee chiare. Ed è il rischio di molti cristiani che credono di avere messo a fuoco con limpidezza il campo visivo della fede, e invece la loro presunzione li ha resi miopi, se non addirittura ciechi.

Chi segue Gesù invece è ben consapevole di poter muovere passi sicuri solo se mette i piedi dove li ha messi Lui, adeguandosi ai suoi ritmi, ai suoi percorsi, con quella docile umiltà che è la verità di se stessi accolta con semplicità.

Oggi dunque la Parola ci chiede di appurare se veramente seguiamo Gesù o se abbiamo scelto di camminare davanti a Lui, dettandogli regole e tempi di cammino. Ma deve essere una verifica sincera, che non si disperda nel magma delle attenuanti né declini nello scoraggiamento perché, in ogni caso, in preghiera, ci è dato di gridare con fiducia:

"Gesù, abbi pietà di me!"

La voce di un autore spirituale del nostro tempo

Seguire Gesù è un impegno totale dell'essere che richiede lo spogliarsi totalmente di sé ed accettare l'alterità che è Cristo.
Giovanni Vannucci

 

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