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TESTO Commento su Matteo 5,1-12a

mons. Vincenzo Paglia  

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Tutti i Santi (01/11/2006)

Vangelo: Mt 5,1-12a Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 5,1-12

In quel tempo, 1vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

3«Beati i poveri in spirito,

perché di essi è il regno dei cieli.

4Beati quelli che sono nel pianto,

perché saranno consolati.

5Beati i miti,

perché avranno in eredità la terra.

6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,

perché saranno saziati.

7Beati i misericordiosi,

perché troveranno misericordia.

8Beati i puri di cuore,

perché vedranno Dio.

9Beati gli operatori di pace,

perché saranno chiamati figli di Dio.

10Beati i perseguitati per la giustizia,

perché di essi è il regno dei cieli.

11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.

Davanti a Gesù c'è una grande folla. E' gente spesso stanca, malata, contraddittoria, povera, mendicante, talvolta violenta e orgogliosa, altre volte disperata. Tutti seguono Gesù da più giorni. Come restare insensibili? Gesù ne ha compassione. Sale sul monte per vederli tutti e farsi ascoltare da tutti. Come non pensare alle tante folle di oggi bisognose di compassione e di parole autorevoli? "Allora aprì la sua bocca per ammaestrarli", scrive l'evangelista. Non si trattava di esporre una dottrina o una ideologia. Gesù proponeva la via della felicità. Una via ben diversa dalla concezione comune. Per lui, beati sono i poveri in spirito, i misericordiosi, gli afflitti, i miti, gli affamati di giustizia, i puri di cuore, i misericordiosi, i pacifici, i perseguitati a causa della giustizia, e anche i perseguitati a causa del suo nome. Sono parole che fanno paura e che appaiono lontane da noi e dal mondo; sembrano irreali. Ed in un certo senso è vero. Ma, forse, è più vero che siamo noi a essere lontani dalla vita, a contentarci di come va il mondo, anche se non ci rende felici. Il Vangelo delle beatitudini ci apre al senso vero della vita. Le beatitudini, anche se appaiono troppo alte e quasi sovrumane, in realtà sono fatte sulla nostra vera misura. Gesù stesso è l'uomo delle beatitudini che ha iniziato il mondo nuovo che tutti desideriamo. Essere suoi discepoli vuol dire divenire uomini e donne delle beatitudini, della felicità.

 

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