TESTO Commento su Fil 1,7-9
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Venerdì della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (03/11/2000)
Brano biblico: Fil 1,7-9
Dalla Parola del giorno
Vi porto nel cuore (...). Infatti Dio mi è testimonio del profondo affetto che ho per tutti voi nell'amore di Gesù Cristo. E perciò prego che la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza e in ogni genere di discernimento.
Come vivere questa Parola?
All'inizio della lettera ai Filippesi, S.Paolo non esita ad esprimere un affetto tenerissimo profondamente sentito. A tal punto che, stando al testo originale greco, S.Paolo parla di un sentimento che abita le sue "viscere". E ancora letteralmente il testo dice: Vi "anello" nelle "viscere" di Cristo.
E' dunque espressa una dimensione materna oltre che paterna dell'apostolo. Ma la forte affettività di uomo dall' appassionato e tenero sentire è da lui "calata" interamente nelle profondità abissali dell'amore di Cristo. E a lui non chiede nulla per sé, ma quanto sa che più giova ai suoi figli spirituali: che la loro carità cresca e si esprima in una più forte conoscenza del mistero di Dio e in ogni discernimento circa le scelte per operare ciò che Lui vuole.
Oggi vivrò un momento di silenzioso rientro al cuore, per visitare i miei sentimenti, in specie la mia affettività. La consegno poi fiduciosamente a Dio. Poi, passando in rassegna quelli che amo, invocherò su di loro lo Spirito Santo perché crescano nella conoscenza di Dio e nella capacità di discernere e volere ciò che Dio vuole.
La voce di un pensatore illuminista
Non si vive se non il tempo in cui si ama.
Helvetius