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TESTO Commento su Gal 5,22.23

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (16/10/2002)

Brano biblico: Gal 5,22.23 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è Legge.

Come vivere questa Parola?

Nella pericope che oggi la liturgia ci propone Paolo contrappone "le opere della carne" e "il frutto dello Spirito". Sorge subito un interrogativo: perché non dice "opere dello Spirito" ma "il frutto dello Spirito" e perché "frutto" e non "frutti"? Nelle "opere della carne" si esprime l'istintività dell'uomo che si dissocia dal progetto di Dio che è bellezza, bontà, salvezza, ogni vero bene per lui. È l'uomo che va dietro i dettami del suo "ego". La Legge di Dio lo precetta diversamente, ma egli la disattende pur sentendosene da essa condannato. Nel "frutto dello Spirito" si esprime l'azione dello Spirito Santo. Essa è appunto l'unitario fruttificare di molteplici atteggiamenti positivi nel cuore e nella vita di chi consente liberamente a questa azione. Non solo, ma da questo agire dello Spirito la persona sempre più viene liberata riacquistando quella fisionomia spirituale che è "l'immagine e somiglianza di Dio, e più ancora il lasciar vivere e agire gli atteggiamenti stessi di Gesù che è – per eccellenza – "il frutto dello Spirito" allo sguardo del Padre. No, la Legge non ha proprio più nulla da dire contro l'uomo che vive semplicemente il fruttificare dell'azione di Dio in lui. Amore, pace, gioia, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé sono qualità di un'esistenza pienamente riuscita. Chi potrebbe negarlo?

Oggi, nella mia pausa contemplativa, invoco lo Spirito Santo per vedere con chiarezza in me dove e quando accetto i compromessi di una vita secondo l'istintività egoista, di una logica e mentalità del "subito tutto e a qualsiasi costo". È contro questo modo di essere e di agire che la Legge non ha che proibizioni: "Non dire" "non fare" ecc. indicandoci così il minimo indispensabile per non uscire del tutto dal progetto di Dio. Lo Spirito invece: la sua azione, che mi sollecita interiormente a scegliere il bene, fruttifica in me una vita piena, una qualità umana e cristiana che è la libertà gioiosa di chi ha imparato la piena realizzazione di sé donandosi per amore ai fratelli.

La voce di un Padre della Chiesa

La grazia scolpisce nel cuore dei figli della luce le leggi dello Spirito. Una volta che la grazia si è impadronita dei pascoli del cuore, essa regna su tutte le membra e su tutti i pensieri. In esso infatti è la mente, e tutti pensieri dell'anima e la sua speranza.
Pseudo-Macario

 

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