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TESTO Commento su Luca 10,38-42

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Martedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (10/10/2006)

Vangelo: Lc 10,38-42 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Maria sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua Parola.

Come vivere questa Parola?

È nel suo viaggio verso Gerusalemme che Gesù fa sosta a Betania, accolto da Marta – sorella di Maria e Lazzaro. Gesù ha fatto un gesto davvero "controcorrente" per la cultura ebrea: essere ospitato da una donna. Mar-ta si butta subito in un affannato fare per l'Ospite che chiama "Signore", ma senza riconoscerne la "signoria". Maria, al contrario, fa la vera accoglienza a Gesù ponendosi ai suoi piedi per ascoltarne la Parola. La presenza di Gesù in questa casa è gioia per Maria e fatica per Marta. Il dialogo che ne segue mette in evidenza la radice dei diversi atteggiamenti. In Marta emerge l'ego e il protagonismo che portano all'irritazione e all'affanno. In Maria è la docilità del discepolo che ascolta e accoglie il Signore. Azione e contemplazione non sono in contrapposizione. Nel dolce rimprovero di Gesù all'agitazione di Marta viene evidenziata una verità di fondo: l'azione ha la sua scaturigine e alimento dalla contemplazione: "la parte migliore" – "l'unica cosa necessaria". È vero, bisogna rimboccarsi le maniche per il Regno. L'annuncio spinge all'azione sempre più. È la tentazione che insidia i cre-denti anche oggi di darsi da fare anche per Dio ma senza un vero, profondo contatto con Lui nel cuore. Non sono i "molti servizi" che il Signore si attende da noi ma l'annuncio indubitabile dell'amore di Dio per l'uomo oppresso: Un annuncio che scaturisce dall'accoglienza della Parola nel proprio cuore e nella propria vita. Solo una costante e umile fedeltà alla Parola, pregata al mattino e vissuta dentro ogni mansione e servizio durante il giorno, garantisce il nostro essere cristiani e rende efficace l'annuncio.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, volgo lo sguardo al Maestro che abita nel mio cuore. Gli chiedo di purificare ogni mia azione con la forza viva della sua Parola accolta, meditata, resa vita ogni giorno.

Signore, aiutami ad avere un cuore adorante e in ascolto, come Maria, seduta ai tuoi piedi, fuori dalla corsa del frenetico e affannato fare.

La voce di un Dottore della Chiesa

È cosa buona attendere ai poveri e soprattutto servire a coloro che si sono dedicati al servizio di Dio [...]. È cosa buona, certo; ma è meglio ciò che scelse Maria. In Marta c'è un'occupazione che nasce da un bisogno, in Maria c'è una dolcezza che nasce dall'amore.
S. Agostino

 

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