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TESTO Commento su Luca 8,19-21

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (21/09/2004)

Vangelo: Lc 8,19-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica.

Come vivere questa Parola?

Il capitolo ottavo del vangelo di Luca si apre con l'accenno all'esiguo numero di uomini e donne che seguono costantemente Gesù nei suoi spostamenti. È il primo nucleo della nascente comunità cristiana. Poi, subito dopo, lo sguardo spazia su una folla che gli si accalca attorno: "pecore sbandate della casa di Israele", assetate di una sua parola. Viene in mente la predizione del profeta: "Verranno giorni in cui avrete fame e sete della Parola di Dio". Ed ora ecco: la Parola è lì, in mezzo a loro. Pane vivo che si offre per saziare la loro fame. Oltre questa ondeggiante barriera umana si affacciano infine i suoi consanguinei. C'è chi si fa premura di avvisare Gesù: "Tua madre, i tuoi fratelli sono qui fuori e vogliono vederti". Sono "qui", ma "fuori". Marco nella sua redazione annota che "erano venuti a prenderlo, perché si diceva: è fuori di sé". Incomprensione piena di quel progetto d'amore che condivide con il Padre, anzi che assume in piena docilità al volere del Padre. Anche oggi, folle smarrite si accalcano in attesa di qualcuno che dica loro una Parola di vita. E noi che ci professiamo seguaci di Cristo che cosa facciamo? Ci accontentiamo di stare "qui", nella sua Chiesa, paghi della "garanzia" che ci viene dal Battesimo e tenendo le distanze dalla "folla" che sembra aver smarrito il senso dei valori e della vita? Il rischio di restare "fuori" è sempre in agguato. Per questo è necessario verificare costantemente il nostro atteggiamento di ascolto e il conseguente impegno di modellare su di esso la vita. Verremo allora inevitabilmente spinti in mezzo alle folle anonime dei nostri contemporanei. Folle disorientate, torturate da una fame e sete a cui non sanno più neppure dar nome. Ci troveremo a spezzare con loro e per loro il Pane della Parola. E ritroveremo la gioia di scoprirci "famiglia di Dio". E tutto questo senza gesti clamorosi ma dentro l'impegno della testimonianza nel nostro quotidiano.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, lascerò emergere quella fame e sete della Parola che in fondo tortura anche me. Mi proporrò di accostarla più costantemente e di metterla in pratica senza "facili sconti".

Dammi, Signore, di non restare mai "fuori" dalle tue vedute, soprattutto quando le "folle", da cui io prendo superbamente le distanze, rischiano di diventare per me "barriera".

La voce di un Padre della Chiesa

Quella volta che fu annunciato a Gesù che c'erano fuori la madre e i fratelli suoi, egli disse: Chi è la madre mia, e chi sono i miei fratelli? E, protesa la mano verso i suoi discepoli, disse: Ecco qua i fratelli miei; poiché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, quegli mi è fratello, sorella e madre (Mt 12,46-50). Anche Maria, dunque, perché fece la volontà del Padre. Questo, Dio lodò in lei, non cioè il fatto di aver generato dalla sua carne la carne del Figlio, quanto l'aver fatto la volontà del Padre.
S. Agostino

 

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