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TESTO Il tuo volto, Signore, io cerco

don Roberto Rossi  

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Trasfigurazione del Signore (Anno B) (06/08/2006)

Vangelo: Mc 9,2-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 9,2-10

2Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro 3e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. 4E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. 5Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 6Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. 7Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». 8E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.

9Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. 10Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

La parola di Dio di questa domenica è tutta incentrata sul mistero della

Trasfigurazione. Il profeta Daniele presenta Dio nel momento in cui appare

come giudice e signore della storia. Allo stesso modo, parla di Uno "simile

ad un figlio di uomo", che è stato costituito quale signore dell'universo.

Pietro, nella sua lettera, ci parla della sua esperienza sul Monte Tabor,

quando ascoltò per la prima volta le parole del Padre: Questi è il Figlio

mio prediletto, ascoltatelo. Marco nel vangelo narra l'evento di rivelazione

della vera identità di Gesù, confermata dalla voce della nube. La

Trasfigurazione di Cristo è un'0anticipazione di ciò che sarà la sua gloria,

quando tornerà in cielo. Prima della passione Egli schiude ai suoi aspostoli

una "finestra" sulla realtà del cielo, affinché contemplino la sua gloria e
non si scoraggino di fronte alla sua passione e morte.

Nel racconto della Trasfigurazione del Signore possiamo sottolineare

soprattutto i verbi "vedere" e "ascoltare". Sono i tipici verbi della

mistica, attraverso i quali si può tentare di balbettare qualcosa del

mistero di Dio e della nostra comunione con lui: vedere con gli occhi della

fede e ascoltare con il cuore per conoscere l'inconoscibile, poiché "Dio

nessuno l'ha mai visto", ma proprio Cristo, Figlio dell'uomo e Figlio di

Dio, lo ha rivelato. Per questo Gesù invita ciascuno a stare in disparte con

Lui, ad elevarsi, per un momento, sopra la pianura delle cose quotidiane per

contemplarlo faccia a faccia e, in lui, ritrovare il nostro volto, il senso

vero della nostra esistenza. Essere con Lui, nell'intimità che lo unisce al

Padre, è il fine per cui siamo creati, perché con Lui realizziamo ciò che

siamo: figli del Padre. Gesù trasfigurato è la verità di Dio e dell'uomo

chiamato ad "essere come Dio" (cfr. Gn 3,5), ad essere trasformato dallo

Spirito in quella medesima immagine. Ma il monte della gloria è la meta a

cui si giunge solo passando per il Golgota, il monte della croce. Dio,

infatti si è rivelato totalmente e definitivamente in Gesù crocifisso e

risorto: quello è il volto del Padre, il volto del suo amore per noi.

Vedere. Ogni cristiano è invitato a fare propria l'esperienza degli apostoli

che sono stati testimoni oculari della grandezza di Cristo. Noi possiamo

contemplare Cristo nella sua parola, che è il Vangelo, noi possiamo vedere

la sua presenza e il suo volto con la luce della fede che ci unisce a Lui e

ci aiuta a sentirlo accanto a noi nelle varie situazioni della vita, nel

volto dei fratelli, nell'Eucarestia. "Mostrami il tuo volto Signore, non

nascondermi il tuo volto. Mostrami il tuo volto e io sarò salvo".

Ascoltare. "Questi è il mio Figlio prediletto: ascoltatelo"! Ascoltare

significa percepire quella voce divina che proclama la divinità di Cristo e

che invita ad accogliere la sua parola; è contemplare con la mente e con il

cuore. Ascoltare significa conformarsi a Gesù per comprendere la volontà

del Padre e assumere i suoi stessi atteggiamenti di offerta, di amore e di
servizio fino al dono totale della vita sulla croce.

Il Signore Gesù si è trasfigurato davanti ai tre apostoli, perché d'ora in

avanti siano certi della sua divinità, della sua grandezza, della sua
missione di Messia e Salvatore.

Poi li invita a scendere dal monte e a ritornare alla vita di ogni giorno.

Ma nella vita di ogni giorno e anche nei momenti oscuri, ricorderanno e
sapranno che Gesù è il Signore.

Anche noi vorremo ricordare nei momenti di buio ciò che Dio ci ha detto nei

giorni della luce; vorremo portare in tutti i momenti della nostra vita la

luce e la forza che il Signore ci ha dato in tanti momenti belli di fede e
di grazia.

 

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