PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Cose nuove e cose antiche

Monaci Benedettini Silvestrini  

Giovedì della XVII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (03/08/2006)

Vangelo: Mt 13,47-53 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Le parabole, lette in questi ultimi giorni, non solo sono molto conosciute, ma ognuno le ha già ascoltate la scorsa domenica. Tuttavia, la parola di Dio ha sempre nuovi spunti di riflessione e ciò che si potrebbe mettere in evidenza quest'oggi è che il cristiano ha il dovere di conoscere e saper interpretare l'Antico Testamento. È sbagliato l'atteggiamento di chi, convinto di essere detentore della verità, ha una sorta di preclusione nei riguardi della Prima Alleanza. La quale ha sì trovato un suo compimento in Gesù Cristo, ma mantiene tutta la sua forza e grandezza. Un esempio chiaro di ciò lo si potrebbe desumere dalla prima lettura, in cui è presentato Geremia la cui vita e le cui azioni divengono simbolo di ciò che Dio vuole comunicare all'uomo. Non è un debito di riconoscenza per aver preparato la venuta del Messia che noi abbiamo verso questa parte della Bibbia, ma è una vera e propria dipendenza di contenuti, di simboli e di figure. Il nostro fondamento cristiano risiede lì. Ogni qualvolta celebriamo l'Eucarestia, ad esempio, dovremmo avere ben presente che le parole della consacrazione non sono altro che la stipulazione di un alleanza la cui formula risiede e si comprende solo alla luce dei riti di alleanza veterotestamentari (Il mio corpo per te; Tu per me e io per te). Saper discernere e amalgamare cose nuove e cose antiche fa parte di una sapienza che al cristiano non deve mancare!

 

Ricerca avanzata  (54000 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: