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TESTO Commento su Giovanni 15,1-8

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

S. Benedetto abate, patrono d'Europa (11/07/2003)

Vangelo: Gv 15,1-8 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 19,27-29

27Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». 28E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. 29Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.

Dalla Parola del giorno

Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.

Come vivere questa Parola?

Nella festa del Patrono d'Europa S.Benedetto, la liturgia ci offre questa viva immagine della vite e dei tralci. Essi portano molto frutto per un fatto semplice e profondo a un tempo: sono uniti alla vite, formano una cosa sola con la vite. Di qui, non da altro, il loro essere fecondi. Quando visse S.Benedetto, tramontava un tipo di società: quella del mondo romano. E in quel trapasso epocale fu molto doloroso l'emergere di una realtà nuova, con la violenza dei barbari: una realtà etnica in disordinato movimento. Eppure proprio dal ceppo di S.Benedetto quanta energia di evangelizzazione e, quindi, di civilizzazione contribuì a trasformare quella realtà caotica in una realtà nuova, come albero vigoroso e ricco di frutti. Il segreto? Proprio il fatto che Benedetto cercò, anzitutto, non di produrre chissà quali cambiamenti socio-culturali, ma di vivere profondamente unito a Gesù: tralcio del suo essere vite vera. Dall'interiorità della sua esistenza tutta convertita al vangelo, venne a lui (e all'ordine da lui fondato) la forza di produrre tanti frutti di bene.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, rifletterò sulla mia epoca attraversata da gravi crisi ma anche da segni di un nuovo "gemmare" e portare frutti. Chiederò, per intercessione di S.Benedetto, il primato dell'interiorità nella mia vita, perché poi il mio agire dia frutti di verità e di bontà là dove vivo. Che spesso, molto spesso io scenda nel mio cuore durante la giornata. Rapidi sguardi interiori mi uniscano a te, Gesù, con forte amore. Non sarò distolta dai miei impegni. Anzi: essi saranno frutti di giustizia, bontà, pace, coraggio perché maturati nel mio essere con te.

La voce del Patrono d'Europa
Nulla mai anteporre all'amore di Cristo.
S. Benedetto

 

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