TESTO Commento su Sal 15

Dalla Parola del giorno

Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia desta, non posso vacillare.

Come vivere questa Parola?

Questi versetti del salmo responsoriale odierno ci sono di grande aiuto a vivere bene questo giorno: dentro quella pace di fondo, quella stabilità e consistenza che fanno dell'uomo un vero uomo e non una canna al vento di tutte le vicissitudini e di tutti gli umori. Ma bisogna capire bene quel "io pongo sempre innanzi a me il Signore". In realtà il Signore c'è sempre innanzi a me. È davanti a me per prendermi e indicarmi la via. È dietro di me per sospingermi avanti con coraggio. È alla mia destra e alla mia sinistra perché non precipiti in qualche burrone di tentazione. È dentro di me, perché la sua magnanimità io nella fede l'avverta come salvezza. E dunque quel "io pongo sempre innanzi a me il Signore" significa che, da parte mia, ci sta un costante esercizio di ricondurre la mente e il cuore (tanto distratti e dispersi dentro le cose) alla loro vera casa che è Dio, la sua dolce presenza d'amore nella mia vita. Questo esercizio costante di semplice rientro al nostro sé profondo è quanto di più urgente si rivela oggi, nella nostra cultura del "fare", dell'agitazione (tanto nel male quanto nel bene!) del frastuono, del correre... non sai bene dove.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi rifugio sotto le "grandi ali" di Dio facendo mie ruminandole e assaporandole, queste stupende espressioni del salmo. Chiederò poi allo Spirito Santo di "accenderle" di sacro fuoco dentro di me in modo che niente, oggi, me ne distolga; anzi, tutto quel che vivrò diventi amore.

Tu, Signore, tu m'indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra.

La voce di una innamorata della Trinità

Faccio tutto con Lui e a tutto vado con una gioia divina. O che spazzi o che lavori o che sia all'orazione, tutto trovo bello e delizioso, perché è il mio Maestro che vedo dappertutto!
Beata Elisabetta della Trinità