TESTO Commento su 2 Tm 4,7-8

Dalla Parola del giorno

Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno.

Come vivere questa Parola?

Ecco una bella sintesi di una vita che, sul punto di "sciogliere le vele" verso le sponde dell'eternità, fa il punto di quello che è stato l'ordito dei giorni. Sono parole pervase da profonda pace. No, per Paolo la vita è stata tutt'altro che tranquilla e accomodata. Egli ha vissuto quel "combattimento spirituale" senza del quale le forze insane del male, dentro di noi soprattutto ma anche fuori di noi, prendono il sopravvento. Anche per Paolo, il susseguirsi dei giorni dei mesi e degli anni è stato una realtà fugace, una "corsa" che ora sta per giungere alla meta. Sì, Paolo non ha perduto la fede, ma l'ha conservata dentro le varie vicissitudini e prove. È questa luce di fede che gli consente, ora, di avvicinarsi all'approdo con una certezza: "otterrà da Dio la corona di giustizia". E che cos'è questa corona di cui Paolo parla usando il linguaggio delle gare sportive del suo tempo? È l'essere immerso in quella santità che è gioia d'amore per sempre. Attenzione! Paolo aggiunge: "E non solo a me ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione". È a questo punto che ci sentiamo chiamati a respirare una grande fiducia, una grande speranza che è poi l'essenza della nostra fede cristiana per quanti vivono amando.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, riposerò il cuore in questa certezza: vivere è attendere, dentro una vita di amore e di serena dedizione, la manifestazione di Colui che per definizione biblica è l'Amore sostanziale.

Signore, dà anche a me di combattere, con fiducia e vigore, il male; dammi di correre i miei giorni conservando la fede in te e spendendomi in ciò che è giusto e buono.

La voce di un dottore della Chiesa

Il premio della virtù sarà lo stesso elargitore della virtù, il quale ha promesso di dare se stesso quale dono, migliore e maggiore di cui non può essercene un secondo. Egli sarà il termine di tutti i nostri desideri: lo contempleremo senza fine, lo ameremo senza annoiarcene, lo loderemo senza stancarcene.
S. Agostino