PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO L'ago della bilancia

don Luciano Sanvito

XXVI Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (01/10/2006)

Vangelo: Mc 9,38-43.45.47-48 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 9,38-43.45.47-48

38Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». 39Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: 40chi non è contro di noi è per noi.

41Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.

42Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. 43Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile.

45E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna.

47E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, 48dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.

Il Vangelo, attraverso l'ago della bilancia costituito dalla parola: "scandalo", pone sui due piatti due tipi di integralismo: uno proveniente da noi, negativo; uno proveniente dal Vangelo, positivo.

E li pesa, attraverso la nostra considerazione:

*) C'è l'integralismo negativo di chi vede solo se stesso e in se stesso la verità e la via, e la modalità per raggiungerla. Questa non è cecità, ma accecamento da fanatismo morale, religioso, che sfocia nel vedere solo e solamente il proprio modo di essere, di fare, di pensare, di dire, evitando ogni confronto, ogni scambio e ogni apertura.

Il Vangelo invita, secondo il vaglio della parola "contro", a comprendere, accogliere e confrontarsi con queste vie diverse e imprevedibili con le quali la verità raggiunge noi e gli altri. In sottinteso, appare come chi è più vicino alla strada che conduce alla verità, spesso non la sa vedere.

*) C'è l'integralismo positivo con il quale il Vangelo pone la direttiva inderogabile per non rimandare la decisione del taglio sul vivo, della scelta di fronte alla verità, evitando per un secondo in più di barcamenarsi nello scandalo e nell'esitazione. Integralismo applicato agli atteggiamenti del corpo: smetti subito di vedere ciò che non va, di fare ciò che non va fatto, di andare dove non devi andare, di prendere quello che non devi prendere. Questo integralismo raggiunge l'integralità della intenzione e della volontà (e non è la perfezione, ma l'orientamento deciso verso essa), e quindi entra in pieno nella verità da me vissuta.

In sottinteso, appare come vera l'applicazione alle mancanze, più che alle pienezze dei settori della nostra vita.

Occorre non essere integralisti a partire da noi; occorre essere integralisti a partire dal Vangelo: questa è la bilancia della verità, nella quale l'ago è lo scandalo, che appare - come nell'antico Egitto al momento della pesa delle anime dei morti - come una piuma, tanto lieve da essere impercettibile, ma tanto importante perché, appena sorge il vento della verità, esso fa oscillare tutto quando, decidendo della nostra vita o della nostra morte spirituale.

 

Ricerca avanzata  (54027 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: