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TESTO Commento su Giovanni 15,26-27; 16,12-15

padre Paul Devreux

Pentecoste (Anno B) - Messa del Giorno (04/06/2006)

Vangelo: Gv 15,26-27; 16,12-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 15,26-27; 16,12-15

26Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; 27e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

Lo Spirito Santo, che viene detto Consolatore e che renderà testimonianza a Gesù, guida alla verità e annunzierà le cose future.

Ricevere lo Spirito equivale a ricevere il necessario per vivere bene, infatti arriva nel giorno di Pentecoste, festa della concretezza. Per gli Ebrei è la festa in cui ringraziano il Signore dei doni della terra, offrendo le primizie del raccolto. La terra e il raccolto sono due cose indispensabili per vivere. Inoltre corrisponde al giorno in cui Mosè riceve le tavole della legge sul Sinai; altro elemento indispensabile per la convivenza e quindi per la sopravvivenza. Oggi, alla terre, al raccolto e alla legge, il Signore aggiunge il dono dello Spirito Santo, che non è semplicemente la ciliegina sulla torta; è il dono che chiude il cerchio perché ci apre alla conoscenza del donatore, e quindi della fonte della vita. Colui che dà un senso a tutte le cose e che quindi ce le fa apprezzare e usare bene. Egli non parla di sè perché non gli interessa. Infatti neanche ci dà la possibilità di dargli un volto. A lui interessa solo farci conoscere Gesù che ci rivela il volto del Padre. Gesù dice che gli renderà testimonianza e ci guiderà alla verità tutta intera, cioè alla conoscenza di Dio e alla vita eterna, suppongo, ma per adesso è il consolatore degli apostoli, perché non vedendo più Gesù sono tristi, ma lo Spirito rivela loro che Gesù ora è sempre con loro e possono contare su di lui.

Anche oggi lo Spirito Santo opera ed è quello che risveglia in noi il grido: Abbà Padre.

 

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