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TESTO Commento su Giovanni 21,15-19

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Venerdì della VII settimana di Pasqua (09/06/2000)

Vangelo: Gv 21,15-19 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. 18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Dalla Parola del giorno

Gesù disse a Simon Pietro per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi ami? E Pietro: (...) Tu sai tutto, tu sai che ti amo". Gli disse Gesù: "Pasci le mie pecorelle".

Come vivere questa Parola?

Per tre volte Pietro aveva rinnegato il Signore nella nera notte della Passione; ora, mentre chiarisce il giorno, Gesù gli chiede per tre volte una sola cosa: se lo ama. E glielo chiede immediatamente prima di affidargli la Chiesa: quel "gregge" per cui ha dato la vita.

L'esame... "attitudinale" non è sulle capacità organizzative, sull'ampia conoscenza delle cose, sulla sagacia nelle decisioni. L'esame verte solo sull'amore. Perché il Figlio i Dio ha "giocato" tutto di sé, solo per amore.

L'esercizio spirituale di oggi consiste nel guardare dentro il mio cuore. Forse, come in quello di Pietro, ci sono tracce d'infedeltà, di tentennamenti, perfino di tradimenti, e conseguenti paure. Guardo tutto con lucida onestà, ma solo per consegnarmi al Signore con grande fiducia. Verbalizzo così:

"Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo". Oppure: "Tu, per primo mi hai amato, accresci la mia fede nel tuo amore".

La voce di un monaco
Da me a te è un lungo viaggio.
Da te a me un solo istante.
Da me a te è notte oscura.
Da te a me fulgido giorno.
Tu sei qui. Adoro, ringrazio.
Ti amo.
Abbà Eusebio

 

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