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TESTO Commento su At 19,2

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della VII settimana di Pasqua (29/05/2006)

Brano biblico: At 19,2 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo.

Come vivere questa Parola?

È la risposta dei fedeli di Efeso a Paolo, ma forse potrebbe essere la risposta di non pochi cristiani, oggi. Non che si ignori l'esistenza dello Spirito Santo. Lo stesso segno di croce ce lo richiama costantemente. Ma non sempre lo si "conosce", nel senso biblico del termine. Eppure, stando alle parole stesse di Gesù, la sua presenza nella nostra vita è fondamentale. "È meglio per voi che io me ne vada, perché altrimenti non verrà a voi il Consolatore" afferma deciso Gesù dinanzi al turbamento suscitato negli apostoli dall'annuncio di un suo prossimo allontanamento. L'opera salvifica trova il suo coronamento proprio nell'effusione dello Spirito Santo. È lui che fa germogliare in noi la real-tà di figli di Dio. È lui che ci fonde in unità e ci rende Corpo Mistico di Cristo, superando tutte le barriere e le divi-sioni che la nostra ottusità ci spinge ad elevare. Riscoprire la sua presenza operante è accorgersi con stupore che in Cristo siamo "uno", anche là dove ci ostiniamo a contrapporre le "nostre" verità alla "Verità". Anzi, senza l'azione dello Spirito la stessa "conoscenza" di Gesù è depauperata del suo contenuto più vero: è una conoscenza "secondo la carne", che non riesce a cogliere oltre il dato storico. Se ne afferma verbalmente la divinità, ma a livello pratico lo si considera semplicemente un uomo di straordinaria statura, ma solo un uomo a cui si attribuiscono poteri tau-maturgici. E con ciò la nostra stessa realtà cristiana resta svilita. Chi prende sul serio il fatto di essere "figlio di Dio"? Eppure "lo siamo realmente" grida con commosso stupore Giovanni. E Paolo completa affermando che lo Spirito stesso lo attesta gridando in noi "ABBÀ - Padre".

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi lascerò provocare dalla domanda di Paolo. So di aver ricevuto lo Spirito Santo nel Battesimo, ma lo "so" a livello vitale? Posso affermare di "conoscerlo"?

Donami, o Padre, la consapevolezza del tuo "Dono", perché viva costantemente sotto il suo influsso, e mi lasci da Lui guidare fino al raggiungimento della "perfetta statura di Cristo".

La voce di un Padre della Chiesa

Come, quando qualcuno è tormentato dalla sete e gli viene offerta una dolce bevanda, questi, dopo aver intrapreso a gustarla, con una smania più ardente di prima si affretta più decisamente a bere; così pure il gusto dello Spirito è, per così dire, talmente lungi dal poter essere pienamente appagato, da suggerire, giustamente, il paragone che abbiamo appena descritto. Né, d'altronde, si tratta qui di vane parole: è, al contrario, l'opera stessa dello Spirito Santo che produce misteriosamente i suoi effetti nell'anima.
Pseudo-Macario

 

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