TESTO Commento su 2re 4,9-10
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XIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (30/06/2002)
Brano biblico: 2re 4,9-10

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «37Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; 38chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. 39Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
40Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. 41Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. 42Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Dalla Parola del giorno
Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi. Prepariamogli una piccola camera al piano di sopra, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e una lampada, sì che, venendo da noi, vi si possa ritirare.
Come vivere questa Parola?
Il racconto del gesto di pietà compiuto dalla Sunamita nei confronti di Eliseo è stato scelto dai liturgisti quale esempio di obbedienza "ante litteram" al detto di Gesù contenuto nel vangelo odierno: "Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta" (Mt 10,41). Tuttavia è bello interpretare lo stesso racconto così come amavano fare spesso i Padri: tipologicamente, ovvero riconoscendo in Eliseo un'anticipazione della figura di Gesù. Lo spunto in questo senso è offerto dal riferimento alla "piccola camera al piano di sopra": viene subito in mente la "stanza al piano superiore con i tappeti, già pronta", nella quale Gesù manda i suoi discepoli a preparare la sua ultima Pasqua (Mc 14,14-15). Il pensiero che la Sunamita ha per Eliseo ("prepariamogli") è dunque lo stesso che Gesù suggerisce ai suoi di avere per lui ("là preparate"): è lo stesso che Egli suggerisce di avere per Lui anche a noi!
Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiederò di avere un cuore bello come quello della Sunamita: di saper apprestare una stanza al piano superiore, all'interno della mia casa, del mio cuore, in cui poter accogliere lo Sposo che non cessa di passare e di bussare, per poter dimorare io con Lui e Lui con me.
La voce dei Padri
Metteremo ogni studio a spazzare, adornare e pulire la casa del nostro cuore, con l'adorabile e santo nome di Gesù come luce di lampada.
Esichio