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TESTO Commento su Am 5,14.24

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (30/06/2004)

Brano biblico: Am 5,14.24 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Cercate il bene e non il male...Scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne.

Come vivere questa parola?

Il ministero profetico di Amos comincia al tempo di Geroboamo II, in Israele, regno del nord. Il paese, raggiunta ormai la massima estensione, godeva di pace e benessere. Purtroppo però non di giustizia e diritto. Uomini ricchi e i potenti, opprimendo le fasce più deboli, imponevano uno status di forte squilibrio sociale, mentre giudici corrotti accentuavano ulteriormente la condizione di precarietà dei poveri. Storia di ieri e di oggi!

Comprendiamo bene allora perché il profeta insista con veemenza affinché "scorra come acqua il diritto e la giustizia come un torrente perenne". Ma chiediamoci: cos'è, in concreto, il diritto e la giustizia nel linguaggio profetico?

Il diritto indicava l'integra condotta tesa a stabilire con il prossimo una relazione conforme all'Alleanza con Dio. La giustizia sottolineava invece l'urgenza di assumersi una responsabilità sociale nei confronti dei più deboli e poveri. Due imperativi etici, insomma, che Amos sintetizza in quel: "Odiate il male e amate il bene". Aggiungendo: "Se volete vivere", cioè se volete sfuggire all'ira di Dio e godere della gioia che viene dall'essere fedeli alla sua legge. Sarebbe tuttavia riduttivo considerare il profeta e, oggi, il cristiano, semplicemente come un leader a servizio di un'ideologia alternativa, impegnato nel sociale, capace di denuncia e indignazione. Il suo ministero, e dunque anche la nostra testimonianza di fede, è essenzialmente annuncio della salvezza che viene da Dio attraverso le categorie della fedeltà alla sua Parola e all'uomo, che di Dio è immagine e somiglianza

Ne viene, per noi, la necessità, in ordine alla fede, di coniugare rettamente ascolto di Dio e ascolto dell'uomo, senza mai disgiungere il comandamento dell'amore dalla necessità di promuovere giustizia e pace, né ridurlo ad un asettico intimismo al riparo sotto la campana di vetro dell'indifferenza, in cui si rischia l'impopolarità.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, farò scorrere quei fotogrammi d'umanità oppressa che urla nel silenzio il desiderio d'essere consolata e sostenuta nella lotta contro ogni forma di violenza. Invocherò su ciascuno lo Spirito Consolatore e per me chiederò al Signore sete di giustizia e mitezza evangelica.

La Tua Parola di verità, Signore, scorra limpida nel mio cuore assetato di giustizia, perché ogni uomo possa attingervi consolazione e speranza, riconoscendo in Te la fonte della vita.

La voce di un autorevole uomo di Dio

La giustizia indica almeno tre atteggiamenti diversi, collegati tra loro come la radice, il fiore e il frutto. La radice è la giustizia di Dio; è lui che ci fa giusti, è la sua grazia che ci rende giusti. Il fiore sono le opere buone secondo la volontà di Dio. Il frutto è la giustizia sociale, la solidarietà, la carità.
Carlo Maria Martini

 

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