TESTO Commento su 2 Tm 4,3-4

Dalla Parola del giorno

Verrà giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. (2 Tm 4,3-4)

Come vivere questa parola?

C'è da chiedersi se "quel giorno" non corrisponde alla nostra epoca. No, non ci associamo affatto a chi, depresso e pessimista, vedendo gli aspetti negativi del nostro oggi, ne esaspera il quadro in previsioni apocalittiche. Esiste chi, più vigile che mai, proprio oggi volta le spalle alle tenebre e "facendo la verità" viene alla Luce. Attraverso i più diversificati itinerari: quelli della scienza, del teatro, del cinema, dell'arte in genere o dell'industria, del commercio e delle più umili occupazioni approda al Signore e alla sua "vita nuova". Però bisogna riconoscere che, dentro gli odierni grandi spostamenti etnici, movimenti ideologici e religiosi si è anche ingenerata una grande confusione. Magari qualcuno dice di voler "sentire" Dio e pensa di avvicinarsi a Lui aprendo a caso la Bibbia e pretendendo di riceverne risposte sul versante della propria esistenza, ma non avendo strumenti interpretativi cade nel caos. Quel dire di Paolo a Timoteo: "ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina" mette in luce un'urgenza irrimandabile. Anche se va fatto spazio nella nostra vita spirituale all'emozinalità, alla capacità intuitiva e di sensibilità personali, non è possibile trascurare l'illuminazione della mente e del cuore che ci viene dalla "sana dottrina": quella che la Sacra Scrittura c'impartisce ma che la Tradizione antichissima della Chiesa, attraverso santi Padri e Dottori, ha sistematizzato. Il pericolo è proprio quello di navigare in una gran confusione, dove a tutto si dà lo stesso peso: a ciò che mi dà la Chiesa attraverso i suoi maestri e a ciò che una qualsiasi religione o setta ha l'aria di ammannirmi come risposta a un mio "prurito di udire" novità.

Oggi, nella mi pausa contemplativa, chiedo allo Spirito Santo il dono del consiglio e dell'intelletto per rendermi conto del mio atteggiamento interiore. Sono per la sana dottrina che produce il cambio della vita in chiave di vangelo e di tradizione ecclesiale viva? Oppure cado nella "trappola" di scambiare nuovi insegnamenti spirituali per le "mie voglie"?

O Spirito di luce, Spirito della verità tutta intera, non permettere che io "abiti" la confusione. Fammi umile cercatore e servitore della verità di Cristo e della sua Chiesa

La voce di un Padre della Chiesa

Quando si sente pigra, l'anima nostra ha bisogno d'una continua esortazione. Allo stesso modo come il nostro corpo ha bisogno ogni giorno dell'alimento fisico, al punto da non poter compiere alcuna azione quando incorra in qualche malattia anche non grave; così anche l'anima ha bisogno del cibo spirituale e di un'ottima condotta di vita, affinché, pervenendo a una consuetudine con le cose buone, divenga invincibile e sia in grado di resistere alle insidie del maligno.
S.Giovanni Crisostomo