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TESTO Commento su Giovanni 15,9-11

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Giovedì della V settimana di Pasqua (18/05/2006)

Vangelo: Gv 15,9-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

Come vivere questa Parola?

Quando Nietzsche afferma: "La gioia viene e dice: io sono eterna; la tristezza viene e dice: io sono di passaggio" sfiora in qualche modo l'affermazione di Gesù: Egli parla della sua gioia e della nostra gioia. La seconda può essere addirittura una pienezza in noi. Sì, perché scaturisce dalla prima, cioè da quella gioia che è l'ardere d'amore del Figlio verso il Padre e del Padre verso il Figlio. Poiché "dimorano" l'uno nell'altro, un fuoco di gioia si sprigiona da loro. È infatti l'unione di due che si amano fino a diventare uno, che forma la gioia, la beatitudine dell'essere e dell'esistere. Si tratta però appunto di collegare quello che Gesù precedentemente ha invitato a fare come condizione, perché la sua gioia diventi anche nostra. Sono due le cose che ha raccomandato. La prima: "Rimanete nel mio amore". La seconda: "Osservate i miei comandamenti come io ho osservato i coman-damenti del Padre mio e rimango nel suo amore". C'è dunque un "rimanere" prioritario: quel vivere la vita insieme con Lui, uniti a Lui. E c'è un mettere in pratica il suo comandamento che è quello stesso del Padre: passare la vita a uscire dall'egoismo per amare. Sì, amare anzitutto chi ci è accanto; poi tutti, tutto. La gioia, la sua gioia – ci fa in-tendere Gesù – è frutto, conseguenza diretta di queste due realtà intercambiabili.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiedo allo Spirito Santo di andare quietamente a fondo in questo dono della gioia, cogliendo da dove praticamente viene il suo fluire da Gesù a me.

Grazie, Signore Gesù! Tu non hai detto cose per seminare angustie ma per far dilagare la gioia. Fa' che lo ca-pisca bene andando bene addentro alla dimensione della gioia che hai chiaramente indicato.

La voce di un testimone dei nostri giorni

Questa gioia, è Dio stesso. Attraverso questa giornata che con fatica hai vissuto per gli altri, per rendere un servizio ai più poveri, Dio si manifesta e ti fa gustare la Sua gioia. Anche se, magari non sai nulla di Lui, attraverso un gesto di carità e di amore, tu incontri, tu conosci Dio".
.Abbè Pierre

 

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