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TESTO Diventare Pastore anch'io?

don Luciano Sanvito

IV Domenica di Pasqua (Anno B) (07/05/2006)

Vangelo: Gv 10,11-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 10,11-18

11Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 12Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.

14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. 17Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

Alla scuola del senso del 'Pastore': ecco il messaggio evangelico.

Cosa vuol dire oggi essere 'pastore', cioè in grado di reggere il gregge dei propri pensieri, delle proprie parole e delle proprie azioni?
E poi, anche reggere e guidare anche quelle degli altri?

E sapersi e saperli indirizzare alla Verità?

Il Pastore è la guida necessaria che oggi ognuno cerca per se stesso, per gli altri e per ordinare il gregge del mondo, in questo marasma e caos progressivo dei mercenari di oggi, pronti a tutto, anche a dare la vita...ma non per gli altri, ma contro gli altri: fisicamente, ma soprattutto moralmente.

Il Pastore fa gregge, fa unità e fa Chiesa illuminando con la sua propria identità, forgiata e purificata continuamente attraverso l'offerta della vita: nella disponibilità, nell'accoglienza, nel donarsi al gregge stesso.

Pastore e gregge sono unità, senza mai confondersi, in quanto il Pastore si offre al gregge totalmente, e il gregge offre solo il meglio di sè al Pastore: la fiducia.

La fede, cammmino di saldatura tra gregge e Pastore, avviene attraverso il confronto con tutto ciò che è mercenario, e che grazie a questo metro di misura dà la possibilità alle pecore di non lasciarsi condurre nell'ingenuità, nell'ignoranza e nell'inganno, ma di essere sempre più ad immagine di quella pecora che è l'Agnello di Dio, la pecora più vera e valida dell'umanità e per l'umanità di oggi.

 

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