PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Nient'altro che un raggio di luce

don Luciano Sanvito

Veglia Pasquale nella Notte Santa (Anno B) (15/04/2006)

Vangelo: Mc 16,1-8 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 16,1-8

1Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. 2Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. 3Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». 4Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. 5Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. 6Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. 7Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”». 8Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a nessuno, perché erano impaurite.

'La Madre delle Liturgie': la Veglia Pasquale, nella sua solennità e, diciamolo pure, la sua lunghezza che spesso si fa pesante nella partecipazione e complicata nella sua prepazione, in effetti non è altro che un istantaneo bagliore, un unico raggio di quella luce che annuncia, appunto, il passaggio Pasquale.

L'accettare il buio nell'esperienza della mia vita è allora la condizione necessaria per poter accogliere l'intensità dell'incontro con questa Veglia Madre generante figli e generosa verso la famiglia umana.

Per noi, uomini che ci crediamo luminosi e illuminati/illuminanti, ecco il grande rischio che in agguato ci fa coprire l'irradiazione di questo raggio, ce lo fa bloccare alle nostre false luci, alle nostre ottiche e alle nostre egoiche luminosità appariscenti, apparenti, e superficiali del momento.

La Veglia è raggio di luce trafiggente le nostre egoisticità, è raggio trapassante i nostri limiti, è raggio trasformante le nostre fissità.

La Veglia sveglia il buio delle nostre apatie, stuzzica l'appetito verso la grazia entrante in gioco nel mondo nuovo, mio e universale, attraverso il lume del cero pasquale, che si irradia da un punto verso il tutto: un raggio quindi universale nella sua irradiabilità.

La Veglia lava e purifica nell'acqua rinnovata, rinfrescando, rinvigorendo e ringiovanendo il nostro battesimo invecchiato e incosciente, dimenticato, rivivendone ora il memoriale che lo riporta alla memoria, alla coscienza e alla vita piena e vigorosa degli anni che non hanno fine: l'eternità irradiata nella nostra umanità.

Ecco perché è di vitale necessità vegliare: per rivivere il nostro passaggio dall'essere pieni della falsa luce dell'io, all'essere in grado di passare, accompagnati dal raggio della grazia pasquale, alla luce di Dio.

 

Ricerca avanzata  (53893 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: