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TESTO Commento su Giovanni 11,45-56

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Sabato della V settimana di Quaresima (08/04/2006)

Vangelo: Gv 11,45-56 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.

Come vivere questa Parola?

I testi liturgici di oggi riguardano un tema importantissimo: fare unità. Sì, Dio è Colui che, Uno in Tre persone, vuole il ritorno al centro vitale di tutti i suoi figli, che è Lui, il suo Amore. Il profeta Ezechiele dice: "Io prenderò gli Israeliti dalle genti dalle quali sono andati e li radunerò da ogni parte; farò di loro un solo popolo" Questo unificare è perseguito con strategie diverse: quella dei Giudei che, invidiosi del successo di Gesù, vogliono ucciderlo perché – dicono – "Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nazione". L'obiettivo sembra buono, ma dettato dalla volontà di "far fuori" Gesù, otterrà con la violenza, il frutto della violenza stessa. I Romani, di fatto, distruggeranno il luogo santo.

Invece la strategia di Dio è ben diversa: persegue sempre la salvezza. Qui si vale perfino di Caifa', che non ne è affatto consapevole. Egli dunque dice: "È meglio che muoia un solo uomo per il popolo". Di fatto, nel progetto di mandare il Figlio Unigenito a morire per noi, Dio realizza la profezia del Sommo Sacerdote dei Giudei che era lontano le mille miglia dal voler predire (e quindi esaltare) il sacrificio di Gesù. C'è dunque il filo d'oro della Provvidenza, e la storia, anche quella segnata dalle grandi incongruenze è nelle mani di Dio. Egli vuole che tutti, proprio tutti "i figli di Dio che erano dispersi" facciano unità attorno al loro Padre Celeste.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi soffermerò a contemplare Gesù Crocifisso avendo per sfondo il mondo intero. Che ampiezza! Sì, non solo per Israele, non solo per la nostra Chiesa, ma per tutte le Chiese, per tutti gli uomini di retta coscienza, Gesù è morto e risorto. La fede è questo credere che l'unità, la pace è possibile, con Gesù al centro.

Signore Gesù, tu hai pregato nella tua ultima ora che tutti fossero una cosa sola con te nel Padre. Santificami nella verità di questa parola creduta e perseguita con tutto il cuore e la vita.

La voce di un martire dell'unità

Cristo è comunione. Non è venuto sulla terra per creare una religione in più, ma per offrire a tutti una comunione in lui.
Frère Roger di Taizé

 

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