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TESTO Commento su Giovanni 6,16-21

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Sabato della II settimana di Pasqua (24/04/2004)

Vangelo: Gv 6,16-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno
«Sono io, non temete»

Come vivere questa Parola?

Una pagina evangelica, quella di oggi, quanto mai vicina al vissuto sia personale che collettivo. Al miracolo compiuto da Gesù segue l'esaltazione del popolo che vuole eleggerlo re. Gesù si ritira solo in preghiera mentre gli apostoli, da lui sollecitati, secondo quanto affermano gli altri evangelisti, affrontano il mare in tempesta. Sembra di udire il fragore delle onde che si abbattono gagliarde mettendo a serio repentaglio la fragile imbarcazione. Gli uomini danno mano ai remi, lottando con tutte le loro forze contro l'infuriare degli elementi. Tempesta di tentazioni suadenti oppure di difficoltà che rendono pesante il cammino. È ciò di cui è intessuta la nostra storia. Gesù sembra ritirarsi, in realtà è pienamente con i suoi. La tentazione del successo facile, la lusinga di un popolo osannante non gli sono estranee. Vi entra dentro con tutto il suo essere e ingaggia anche lui, per sé e per quanti si trovano avvinghiati dalla tentazione, un serrato corpo a corpo nella preghiera. Non si sostituisce però agli apostoli. Vuole che affrontino la tempesta, lottando insieme, sostenendosi reciprocamente, ma senza sottrarsi alla prova. E sarà nel vivo di questa burrasca che li raggiungerà. Sì, quando tutto sembra precipitare rovinosamente è il momento in cui Egli è più vicino che mai. Lo era nella preghiera con cui li sosteneva, quale novello Mosè. Ma ora gli apostoli lo vedono: Lui il vincitore che cammina sicuro sul mare sconvolto e ne placa il tumulto. Il loro moto iniziale è la paura. Abbiamo spesso allontanato Dio dal nostro vissuto. Lo abbiamo relegato nel cielo e pensiamo che Lui sia vicino solo ai santi o comunque si accosti a noi solo quando non ci sono tentazioni da superare. Ma la tentazione non è il peccato. La tentazione è il crogiuolo in cui si purifica l'amore. E comunque è proprio nella tentazione che Dio si fa più vicino per aiutarci a superarla.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, proverò a mettermi nei panni degli apostoli. Io nella tempesta di problemi, dubbi, tentazioni... Ho mai pensato che anch'io ero presente nella preghiera di Gesù sul monte? Mi conforta il pensiero che nella lotta Lui è presente e mi sostiene? Ed io cerco nella preghiera la forza per superare certi momenti?

Credo, Signore Gesù, che anche la prova, la stessa tentazione sono vie d'amore, luoghi in cui tu mi fissi l'appuntamento perché cresca la confidenza e l'abbandono ed io non presuma delle mie forze.

La voce di un vescovo del V secolo

Quando l'anima nostra è toccata dalla dolcezza dello Spirito Santo con piacere s'acquieta. Con gioia infatti si lascia vincere da quella dolcezza senza passionalità e ineffabile che tutta come ombra l'avvolge. Sotto gli assalti gravi e senza tregua dei demoni rimane immune da ira e sazia di tutta la gioia.
S.Diadoco di Foticea

 

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