TESTO INNAMORARSI ANCORA
padre Ezio Lorenzo Bono Home Page
XXVII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (05/10/2025)
Vangelo: Lc 17,5-10

In quel tempo, 5gli apostoli dissero al Signore: 6«Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
7Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? 8Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? 9Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 10Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
I.
Quando tre anni fa, nel Dicastero della Cultura e dell'Educazione dove lavoro, è arrivato il nuovo Prefetto, dopo essersi presentato ha esortato tutti a “innamorarsi ancora”. Pur non essendo poeti come lui, tutti hanno compreso l'invito a rinnovare la propria passione, a riscoprire e rinvigorire la bellezza e l'entusiasmo iniziale per il proprio lavoro. Il Prefetto aggiunse che “innamorarsi ancora” era un verso di un poeta italiano. Andai subito a cercare su internet chi fosse il poeta. Non lo trovai. Mi imbattei però in una pagina del sito di Vanity Fair dal titolo: “10 consigli per innamorarsi di nuovo del proprio partner”. E aveva come sottotitolo: “Come riaccendere la scintilla dell'amore in un rapporto a lungo termine: istruzioni per l'uso”. Si consigliava di essere più affettuosi, baciandosi e abbracciandosi di più: dal solito abbraccio di tre secondi passare a uno da venti secondi, perché sembra scientificamente provato che questo possa far sbocciare di più l'amore. Così come il dormire più vicini. Sospendere di comune accordo l'uso degli smartphone e della televisione durante i pasti e in camera da letto, perché distraggono e portano la mente altrove. Prendersi dei giorni di vacanza da soli per concentrarsi su sé stessi come coppia e non distrarsi pensando, che ne so, al rubinetto del bagno da sistemare. Bisogna anche sapere ringraziare il partner (almeno tre volte al giorno), anche per cose che sembrano scontate. Farsi i complimenti a vicenda. Farsi delle sorprese, facendosi dei regali, proponendo qualcosa di nuovo, come invitare ad andare in un nuovo ristorante, conoscere cibi o luoghi diversi, fare cose nuove sfuggendo così alla routine. Come ultimo consiglio, coltivare i propri interessi e hobby e incentivare il partner a fare lo stesso: persone soddisfatte e impegnate si relazionano meglio. Questi sono i consigli di Vanity Fair (provare per credere!).
II.
Quando gli apostoli, come abbiamo ascoltato nel Vangelo di questa domenica, chiedono a Gesù: “Accresci la nostra fede”, non stanno forse chiedendo la stessa cosa? Cioè di ri-innamorarsi ancora di Lui? La fede non è nient'altro che amore. Non è solo conoscenza teorica (o razionale) di Dio e della sua parola, ma soprattutto un atto di affidamento, di fiducia, di amore. Gli apostoli chiedono a Gesù di rinnovare in loro quell'entusiasmo che li aveva spinti a lasciare tutto per seguirlo, come quando gli sono corsi dietro la prima volta e, con il cuore che batteva forte nel petto, gli chiesero: “Maestro, dove abiti?”. O come quando sono stati avvolti e stravolti dalla sua chiamata, e hanno sentito per la prima volta la sua voce che li chiamava per nome, come nessuno li aveva chiamati mai. Ora è passato un po' di tempo da quel primo incontro: non è che non amino più il Signore, ma a volte l'amore iniziale si affievolisce e si corre il rischio di cadere nella routine. Per questo bisogna chiedere di accrescere la fede, di rinfrescare l'amore, per innamorarsi ancora. Anche noi, che da una vita amiamo il Signore e veniamo in chiesa ogni domenica, abbiamo bisogno ogni tanto di una rinfrescata, abbiamo bisogno di innamorarci ancora di Lui. I consigli visti sopra per la coppia valgono anche, in certa misura, per la nostra relazione con Dio. Nella Bibbia spesso si ricorre alle immagini sponsali per descrivere la relazione tra Dio e gli uomini. Basti pensare anche solo al Cantico dei Cantici. Dio ci ama come uno sposo ama la sua sposa. Noi siamo la Chiesa, che è sposa di Cristo. Perciò, seguendo i consigli sopra suggeriti per ri-innamorarsi del proprio partner, anche noi dobbiamo stare più vicini al Signore, trovando un ulteriore tempo (oltre alla Messa domenicale) per restare con Lui, senza distrazioni, spegnendo il telefono, la radio, la televisione. Una volta ogni tanto prendiamoci un giorno (o mezza giornata) di ritiro spirituale, visitando un monastero, un santuario, un luogo appartato per stare in silenzio. E smettiamola di chiedere sempre cose al Signore: iniziamo piuttosto a ringraziarlo di più e a dirgli quanto lo amiamo. O pensiamo forse che a Dio non faccia piacere sentirsi dire “ti amo”?
Tempo fa una signora mi ha mandato una bellissima poesia in romanesco (attribuita erroneamente a Trilussa, ma in realtà di Piero Infante) dal titolo “Io e Dio”, che termina dicendo: “Ho cominciato a piagne dalla gioia e dar dolore / Ho scoperto de esse amato dar Signore... / Questa è na storiella che non ‘ha niente da insegnà, / Solo che in cielo c'è un Dio che piagne se lo chiami papà!”. La fede/amore fa danzare le montagne, fa volare gli alberi (“Potreste dire a questo gelso: ‘Sràdicati e vai a piantarti nel mare'”). L'amore fa cose che sembrano umanamente impossibili. Chiedetelo a un genitore: cosa non farebbe per suo figlio? Sacrifici immensi che non farebbe mai per se stesso. Ma per un figlio sì, perché lo ama più che se stesso.
III. Per concludere.
Alla fine non sono riuscito a trovare il poeta, citato dal nostro Prefetto, che disse “innamorarsi ancora”. Forse è stato Federico Fellini che, in un'intervista nella quale gli chiesero se credeva possibile vivere senza innamorarsi, rispose di no, e sembra che negli ultimi giorni della sua vita disse a Enzo Biagi: “Innamorarsi ancora una volta. Nella vita quello che conta è diventare questa nuvola imprecisa e grandiosa che è il momento dell'amore”.
Quindi, Signore, accresci la nostra fede, accresci il nostro amore, e facci innamorare ancora una volta di Te.
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