TESTO Commento su Luca 10,38-42
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XVI Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (20/07/2025)
Vangelo: Lc 10,38-42

In quel tempo, 38mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Massimo Cautero
Gesù è ospite in casa di Lazzaro, Marta e Maria e, si sa, l'ospite è sacro, specialmente nella Palestina di duemila anni fa. Gesù è nel luogo principale di quella casa e annuncia, insegnando, il Regno di Dio, il centro della sua predicazione, il cuore della sua missione che realizzerà definitivamente col suo sacrificio. Insieme all'ospite Gesù non sappiamo quante persone potessero esserci, sicuramente quella casa in quel giorno era diventata il centro, la piazza, del piccolo villaggio di Betania, e chi era presente ascoltava l'insegnamento di Gesù. Due le sorelle in quella casa, Marta e Maria, due poverette che dovevano organizzare una cena in fretta e furia con tanti ospiti, alle donne dell'epoca non si concedeva tempo e spazio quando c'era un emergenza simile, anche perché chi doveva ascoltare e prendere decisioni erano gli uomini a capo delle famiglie.
A Betania non si parla di numeri, non sappiamo quanti sono presenti, ma si è al lavoro per sfamarli, Maria non viene travolta dall'emergenza, Marta si, e Maria sembra quasi essere l'unica persona ai piedi di Gesù intenta ad ascoltarlo, il suo è l'atteggiamento “giusto”, essenziale, valido per tutti coloro che erano presenti ma anche per noi che oggi leggiamo questo Vangelo. Sappiamo che Marta si rivolge a Gesù affinché questi richiamasse al dovere la sorella Maria per aiutarla, ma la risposta di Gesù è cristallina: “Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta.”.
Ma c'è di più se consideriamo il contesto di servizio a Gesù, la domanda deve essere: come si serve veramente Gesù, da dove si comincia? Si comincia col mettersi ai suoi piedi ed ascoltarlo, di fronte a questa cosa nulla è più importante, niente va anteposto, nemmeno il cibo! Ai piedi di Gesù non vi sono più uomini o donne ma chi, ascoltando Gesù, sceglie la parte migliore, aderire alla salvezza che Egli annuncia, salvezza che non sarà negata, tolta, ma è anzi assicurata perché ascoltata. È un bell'esercizio di fede e di amore sapere che il mio primo servizio a Gesù è ascoltarlo, mettermi ai suoi piedi e lasciare che Gesù mi serva con la sua parola! Servire lasciando che si venga serviti, può sembrare una cosa semplice ma non lo è, tante volte scegliamo di servire Gesù facendo qualcosa e affannandoci in mille progetti, ma Gesù continua a ripeterci sempre la stessa cosa: non vi affannate, sceglietevi prima la parte migliore, lasciatevi salvare, tutto il “resto” verrà per provvidenza, “resto” che ci sarà tolto, ciò che non ci sarà tolto è la salvezza, la vita eterna, il dono che è il centro della missione di Gesù.