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TESTO Commento su Luca 10,38-42

padre Paul Devreux

XVI Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (20/07/2025)

Vangelo: Lc 10,38-42 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 10,38-42

In quel tempo, 38mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Siamo in casa di Lazzaro, Marta e Maria. Lazzaro non c'era. Erano amici di Gesù. In assenza di Lazzaro Marta fa la padrona di casa e quindi organizza subito l'accoglienza.

Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. È probabile che è Marta stessa che ha ordinato a sua sorella di tenere compagnia all'ospite, mentre lei prepara qualcosa da mangiare, secondo le norme della buona creanza. Tutto sembra svolgersi bene, ma ecco che Marta sbotta dicendo:

Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Cosa è successo? Marta si sente la padrona di casa e vorrebbe sentirsi al centro dell'attenzione. Si aspetta che Gesù le dia importanza, che le faccia qualche complimento. Si sente frustrata dal ruolo che lei stessa ha scelto, perché si accorge che Gesù sta facendo discorsi interessanti con Maria e lei si sente esclusa. In realtà non ha bisogno dell'aiuto di Maria. Vuole solo che Gesù le dia importanza.

Di fatto Gesù si sta sottomettendo completamente al suo progetto e non sappiamo se ha fame o sonno, perché non glielo ha chiesto. Forse non ha neanche tempo di fermarsi. Sappiamo solo che lei ha fatto scattare il suo progetto di accoglienza, convinta che Gesù di questo ha bisogno.

Io cosa faccio per accogliere Gesù? Per accontentarlo? Sono convinto che ha bisogno delle cose che faccio per lui? Che le apprezza? Gli ho mai chiesto di cosa ha bisogno o cosa desidera che io faccia per lui?

Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». La parte migliore che ha scelto Maria è semplicemente quella di ascoltare il Signore. Se poi le chiede di fare qualcosa lo farà, ma sarà il frutto del suo ascolto, non di una sua decisione o di una tradizione.

Marta direbbe: “Tutti fanno così o mi hanno insegnato così”. Non sbaglia mica, ma la sua scelta non le da felicità; anzi, si sente tagliata fuori dalla vita, perché non ascolta il bisogno dell'altro; decide tutto lei. È una donna di cuore ma non di comunione, e Gesù aspetta.

Tante volte si è pensato che con questa affermazione Gesù desse il primato alla preghiera sull'azione, ma non è così. Senza le azioni il mondo non va avanti, ma è fondamentale ascoltarsi e condividere ognuno le proprie idee e bisogni, per riuscire a discernere qual è la cosa giusta da fare.

Gesù riuscirà a parlare a Marta solo dopo questo suo sfogo, perché prima aveva in mente il suo progetto umano o religioso che sia. Solo dopo comincerà ad ascoltare Gesù e potranno insieme pianificare il da farsi e le priorità.

Anche io ogni giorno ho i miei progetti. Quand'è che progetto di ascoltare il Signore? O il Signore deve sempre aspettare che ci sia un problema o una disgrazia per riuscire ad attirare la mia attenzione?

Siamo tutti un po' Marta e Maria, ma è bene non prendere mai per scontato di sapere qual è il bisogno dell'altro. Maria facci scuola; grazie. Buona domenica.

 

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