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TESTO Commento su Lc 9,13-17

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Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Anno C) (22/06/2025)

Vangelo: Lc 9,11-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 9,11-17

11Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.

12Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». 13Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». 14C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». 15Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. 16Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. 17Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

Come vivere questa Parola?
Celebriamo oggi la solennità del Corpo e Sangue di Cristo. Questa festa ci ricorda che l'Eucarestia è l'apice del cammino di ogni fedele, è fonte e culmine della vita cristiana. Il mistero di Cristo che si offre a noi nel pane spezzato e nel vino versato, oggi, nella ricorrenza del Corpus Domini, viene proposto all'adorazione e alla meditazione del Popolo di Dio, e il Santissimo Sacramento viene portato in processione per le vie delle città e dei paesi, per manifestare che Cristo risorto cammina in mezzo a noi e ci guida verso il Regno dei cieli.
Viene spontaneo ricordare la frase del beato Carlo Acutis più volta ascoltata in questi ultimi tempi: “L'Eucarestia è la mia autostrada per il cielo”. L'amore per l'Eucarestia fondava e manteneva vivo il suo rapporto con Dio. Ogni giorno partecipava alla S. Messa e rimaneva a lungo in adorazione davanti al SS. Sacramento. Diceva: “Si va dritti in Paradiso se ci si accosta tutti i giorni all'Eucarestia!”
L'Eucaristia è quell' "autostrada" che spalanca le porte verso Dio: con essa il Signore si fa pane, si fa vino. Sant'Agostino ci aiuta a comprendere la dinamica della comunione eucaristica quando fa riferimento ad una sorta di visione che ebbe, nella quale Gesù gli disse: "Io sono il cibo dei forti. Cresci e mi avrai. Tu non trasformerai me in te, come il cibo del corpo, ma sarai tu ad essere trasformato in me" (Conf. VII, 10, 18). Mentre dunque il cibo corporale viene assimilato dal nostro organismo e contribuisce al suo sostentamento, nel caso dell'Eucaristia si tratta di un Pane differente: non siamo noi ad assimilarlo, ma esso ci assimila a sé, così che diventiamo conformi a Gesù Cristo, membra del suo corpo, una cosa sola con Lui. Questo passaggio è decisivo. Proprio per questo l'Eucaristia, come un'autostrada ampia e scorrevole, rende più agevole e spedito a ognuno il raggiungere la meta, il paradiso.
Sappiamo che anche San Giovanni Bosco (1815-1882) fu sempre devotissimo dell'Eucaristia e numerosi sono gli scritti in cui il Santo parla dell'importanza di questo Sacramento. Ci sono noti i “tre amori” di don Bosco: l'Eucarestia, Maria Ausiliatrice, il Papa. Don Bosco esortava i suoi ragazzi così: «Fate con molta frequenza delle fervorose Comunioni. Andando a ricevere sovente Gesù nel vostro cuore: l'anima vostra resterà tanto rinforzata dalla grazia, che il corpo sarà costretto ad essere obbediente allo spirito».

Signore Gesù, donami una maggior consapevolezza del dono dell'Eucarestia nella mia vita.

La voce di don Bosco
Nel 1865 Don Bosco aveva raccomandato in una «buona notte»: «Non vi è cosa che il demonio tema di più che queste due pratiche: le Comunioni ben fatte e le Visite frequenti al SS. Sacramento. Volete che il Signore vi faccia molte grazie? Visitatelo sovente. Volete che ve ne faccia poche? Visitatelo di rado. Volete che il demonio vi assalti? Visitate di rado Gesù in sacramento. Volete che fugga da voi? Visitate sovente Gesù. Volete vincere il demonio? Rifugiatevi sovente ai piedi di Gesù. Volete essere vinti? Lasciate di visitare Gesù» (MB 8,49). E in un'altra occasione raccomanda la visita al SS. Sacramento: «Si vada ai piedi del tabernacolo soltanto a dire un Pater, Ave e Gloria quando non si potesse di più. Basta questo per renderci forti».

Sr Vilma Colombo FMA - direttricesanbiagio12@gmail.com

 

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