TESTO Commento su Is 66,10-14; Sal 65; Gal 6,14-18; Lc 10,1-12.17-20
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XIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (06/07/2025)
Vangelo: Is 66,10-14; Sal 65; Gal 6,14-18; Lc 10,1-12.17-20

In quel tempo, 1il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. 10Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: 11“Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. 12Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
17I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». 18Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. 19Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. 20Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
Forma breve (Lc 10,1-9):
In quel tempo, 1il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
.....Io farò scorrere verso di essa come un fiume la PACE....
....in qualunque casa entriate prima dite:” PACE a questa casa”.....
.....se vi sarà un figlio della PACE la vostra PACE scenderà su di lui...
Dov'è oggi la PACE? Cosa è la PACE?
Questa parola è forse quella più pronunciata nel mondo, ogni domenica nella messa la diciamo con la bocca rivolta al celebrante, ogni domenica scambiamo un gesto simbolico con chi ci sta intorno
Sui giornali, alla televisione, nei discorsi dei politici questa parola risuona, nel linguaggio comune la usiamo per essere lasciati tranquilli, l'abbiamo scritta su alcune bandiere, la cerchiamo con ansia.......ma dove? Ma come?
Certamente e realisticamente non abbiamo molta presa sui grandi problemi che agitano il mondo e questo spesso ci fa esimere dal cercare veramente la pace là dove viviamo e nelle relazioni che tessiamo; la pace la scambiamo per il quieto vivere sordi e ciechi ai bisogni, ai diritti degli altri, alle scelte magari faticose ma che non supportano i costruttori di armi, che non si indignano ai messaggi feroci dei social, che non si lasciano trascinare dal qualunquismo che ci fa dire: ”tanto.....”
Cosa ci dice la Parola di Dio?
“....non è infatti la circoncisione che conta né la non circoncisione
MA L'ESSERE NUOVA CREATURA...”
Ecco la strada: essere nuova creatura; come concretamente nella vita, nelle relazioni, nel nostro modo di guardare il fratello, la sorella?
Può voler dire non rimanere nel legalismo disumano, privilegiare le tradizioni, le forme, piuttosto che l'incontro con i fratelli e la condivisione concreta; può voler dire essere aperti alle novità senza rimpianti o sterili malinconie; accogliere l'altro onorando la sua cultura, accettandolo senza imporgli il nostro modo di essere, valorizzandolo e ascoltandolo; accogliere ciò che ha da donarci, guarirlo e lasciarci guarire dall'incontro con lui.
Essere creatura nuova forse vuol dire lasciare le nostre immutate sicurezze per accogliere chi ha bisogno, per dialogare con chi è diverso.
Non rallegratevi della vostra potenza ma rallegratevi perché ..
I VOSTRI NOMI SONO SCRITTI NEI CIELI
Dio è il padre nostro, creatore di tutta l'umanità e non una proprietà esclusiva di una parte di essa, Dio è dentro ogni essere umano in modo misterioso ma vero e ciò ci accomuna tutti nel cammino verso di Lui qualunque strada percorriamo!
La nostra testimonianza e la nostra vita deve saper dire ad ogni fratello che incontriamo “E' vicino a te il regno di Dio”.
Domande di revisione di vita
- Quanto siamo legati al formalismo?
- La pace anima i nostri rapporti anche quotidiani con gli altri?
-Come camminiamo nella nostra vita per essere creature nuove?
Marinella Gualchi Torino.