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TESTO Commento su Giovanni 2,13-25

CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)  

III Domenica di Quaresima (Anno B) (19/03/2006)

Vangelo: Gv 2,13-25 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 2,13-25

13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà.

18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

... e ai venditori di colombe disse: "Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato". (Gv 2,13-25)

Questo brano evangelico suscita (almeno in chi scrive....) facilmente un certo "peloso" consenso: no alla mercificazione della spiritualità, al bando chi sfrutta la fede popolare per il proprio interesse, anatema su chi mescola fede e denaro.

Tutto bene. Ma se ci facciamo un po' di esame di coscienza scopriamo che spesso i pochi momenti di comunione di coppia nel corso della settimana sono l'andare al supermarket, nei centri commerciali, fare shopping. Certo, forse non mescoliamo fede e commercio, li teniamo ben separati, ma è facile che i momenti di comunione col Signore siano sacrificati ai momenti "mercantili", dilatatisi in questi ultimi anni anche al "giorno del Signore".

La frenesia della vita di oggi restringe sempre di più gli spazi della spiritualità. Dovremmo chiederci con sincerità se la cosa essenziale per la nostra vita è avere il frigorifero pieno o il nostro rapporto con il Signore.

"Ma certo che le due cose possono benissimo coesistere!" ci ripetiamo costantemente. Ma siamo facilmente smentiti dalla nostra coscienza. Quanti supermercati abbiamo evitato per andare a Messa o per pregare insieme?

Ed è proprio la coppia che deve farsi carico di ridisegnare i tempi e i modi di preghiera, spiritualità e "supermercati".

Forse dovremmo scacciare dal "tempio" della nostra coppia, della nostra famiglia, l'attaccamento ossessivo ai beni materiali, alla ricerca delle cose che "dobbiamo" comprare, al "troppismo" che ci fa riempire cantine e dispense. Per declassificare in poco tempo quello che era "indispensabile" al ruolo di "superfluo" senza farlo passare dallo stato di utile ed utilizzato.

Ed è proprio nell'ambito della coppia che dobbiamo riscoprire quanto sia "utile" lo stare insieme con il Signore, piuttosto che "perdersi" in uno shopping rituale.

Nella altre letture di questa domenica si parla delle "leggi" del Signore. Che non ci debbono incutere timore, soggezione: sarà facile, leggero e gioioso vivere nella legge di Dio se faremo precedere ogni regola dall'amore, come ci ha insegnato Gesù. E per primo dall'amore nella coppia e nella famiglia.

Siamo convinti che l'amore messo al primo posto possa scacciare sia i mercanti dal Tempio quanto la nostra ossessiva ricerca del benessere materiale.

E con la preghiera potremo ricostruire, anche in meno di tre giorni, la nostra fede vacillante.

Per una riflessione di coppia

- In che modo riusciamo a consacrare completamente le nostre feste al Signore?

- Ci siamo chiesti con sincerità cosa mettiamo al primo posto nella nostra vita di coppia?

- Ci impegniamo a trovare spazi nelle nostre giornate da dedicare, in coppia, al Signore?

Commento a cura del gruppo CPM di Sant'Eusebio – Genova

 

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