TESTO O Dio Uno e Trino, vieni in nostro aiuto!
padre Gian Franco Scarpitta Chiesa Madonna della Salute Massa Lubrense
Santissima Trinità (Anno C) (15/06/2025)
Vangelo: Gv 16,12-15

«12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Lo Spirito Santo, che scruta anche le profondità di Dio (1Cor 2, 10), la volta scorsa ci ha aiutato a conoscere meglio la realtà e anche a proposito di Dio ci ha reso manifesto che Gesù Cristo è il Figlio di Dio che il Padre ha mandato nel mondo. Cristo a sua volta ci ha dimostrato che per mezzo di lui si vede anche il Padre (Dei Verbum 2), che Lui e il Padre sono una sola cosa (Gv 10, 30) e che lo Spirito Santo stesso è il vincolo di comunione eterna fra i Due. Solo dallo Spirito Santo e nell'evento dell'incarnazione di Gesù, che da Figlio di Dio diventa Figlio dell'umo, possiamo comprendere che Dio è Uno solo e Unico e infinito e tuttavia in se stesso è anche una Comunione di Persone che si amano l'un l'altro e si appartengono a vicenda, avendo il comune la stessa Sostanza: Padre, Figlio e Spirito Santo. Questo mistero davvero insondabile, che ci è stato rivelato ma che in se stesso rimane sempre mistero impenetrabile dalla mente umana, a partire dal secondo secolo, con Tertulliano, viene definito Trinità. Con questo termine si descrive un concetto chiave che traspare più volte nella Bibbia, nell'Antico Testamento con qualche riferimento al plurale (“Facciamo l'uomo a nostra immagine... “Lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque prima della creazione Gen 1, 26; 1,2. Lo stesso termine Dio, oltre che Yahve, viene definito con il plurale Elohim, ), nel Nuovo Testamento dai vari riferimenti alle Tre Persone come quelli sopra elencati delle relazioni intime del Padre e del Figlio (Io sono nel Padre e il Padre è in me Gv 14, 12) e dalle varie formule di benedizione e di saluto che chiamano in causa le Tre Persone (Mt 28, 16 - 20).
Dio già in se stesso ci si presenta come Amore allo stesso tempo come vero Dio onnipotente, al quale nulla è impossibile. Neppure essere Uno e Molteplice allo stesso tempo. E ci rivolge una pedagogia esaltante sull'identità di ciascuno, perché non si esiste per pura fatalità o per caso: come si pensa una cosa prima ancora di realizzarla, poi si plasma la materia e alla fine si pone in essere, così ciascuno è stato pensato fin dall'inizio dei tempi, è stato formato e concepito e finalmente posto in essere. Siamo ciascuno un dono da parte della Trinità, che tutti ci ha concepito per amore sempre per amore ci risolleva nel lavacro del Battesimo:è in questo Sacramento che rechiamo le impronte di Dio Uno in Tre Persone. Da dove vengo come persona posta nel mondo e dove sono diretto? Qual è il senso della mia vocazione personale e come posso motivarmi sempre più nell'attuarlo? Le Tre Persone mi incoraggiano all'accettazione di me stesso e alla creatività perché possa rendere per gli altri. Una dimensione di supporto che ci proviene soprattutto dal Battesimo, lavacro di rigenerazione a nuova vita nel quale viviamo le impronte stesse della Trinità (S. Agostino). Il Battesimo da parte e nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito infonde in noi la simbiosi fra la persona che si apre a Dio e il soggetto che si dischiude agli altri.
Dal Dio Uno e Trino siamo infatti anche edotti sull'importanza della comunione e della soggettività. Non possono essere intraprese ciascuna in senso esclusivo: l'uomo non può non essere individuo e identificarsi come persona singola, coltivando se stesso e le sue risorse personali. Allo stesso tempo però non può non vivere la sua relazione con gli altri, non può non realizzare la comunione, la concordia e l'interazione perché le sue stesse qualità possano essere condivise. Siamo individui, ma siamo anche una società. Coniugare l'individuo con la collettività contribuisce a costruire un nuovo assetto sociale più ricco e pacifico, mettendosi in comune ogni risorsa personale e costruendo un sistema di convivenza e di rapporti che stimola e motiva lo stesso soggetto individuale.
Dio Uno e Trino ci educe anche su una realtà oggigiorno sempre più urgente e necessaria: sull'esemplarità e sull'incentivo stesso dei Tre, da veri uomini nel mondo in cui ci troviamo a vivere e a interagire, possiamo realizzare la concordia, l'unità e la comunione come prospettive promettenti per la pace. La Trinità stessa, della quale siamo chiamati ad essere un riflesso e che ci ispira le condizioni della pace, ci aiuti a realizzare la pace e l'unità; ci ispiri la stessa comunione fra le Tre Persone nella relazione fra gruppi e Nazioni, perché abbia fine questo macabro orrore di sangue e di distruzione che sconvolge il mondo intero.
La Comunione stessa fra le Tre Persone ci induce a riflettere su come l'uomo perda l'opportunità di vivere la stessa vita divina su questa terra, facendo ricorso continuo alle armi e agli strumenti di morte per imporre se stesso e la propria preponderanza sugli altri. La Trinità Comunione di un solo Dio ci ispira, specialmente nella Persona del Figlio fatta Uomo, tutte le prerogative atte a poter realizzare le condizioni perché cessi finalmente il rombo della armi e intere popolazioni vengano decimate o costrette alla fame. e, appunto la comunione, la considerazione dei diritti degli altri, il perseguimento della giustizia.
Dio Uno E Trino ci conduca alla ragionevolezza, al dialogo e al reciproco rispetto fra i popoli e al buon senso perché comprendiamo che ogni atto di violenza non può che distruggere alla fine noi stessi, E' possibile vivere la vita divina in questo mondo, costruendo un nuovo ordine di civiltà, ispirati dalle stesse Persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.