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TESTO Commento su Mt 6, 24-34

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Sabato della XI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (21/06/2025)

Vangelo: Mt 6, 24-34 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Come vivere questa Parola?
Il Padre celeste sa, di che abbiamo bisogno. Lui ci conosce nell'intimo: mentre ci formava nel grembo materno ha contato con le sue dita tutte le nostre ossa. La nostra carne, la sua forza e la sua fragilità, è stata tessuta da lui. Il nostro cuore e la nostra mente sono lo spazio creato dalla sua Parola. Il nostro respiro è il soffio della vita che viene da lui. Queste cose Gesù le sa per esperienza. Conosce le mani del Padre e anche i suoi pensieri. Parla le parole del Padre, che gli sono state sussurrate al cuore nelle lunghe veglie notturne, in mezzo agli ulivi. Ma soprattutto, Gesù vede, in ogni istante, la provvidenza di Dio all'opera nella vitalità della creazione. Forse, contemplandone la bellezza, ha fatto sue le parole del Salmo 104, dove si dice che Dio procura cibo e casa ad ogni vivente. Perché temere, dunque, per la nostra vita, per il cibo, per il vestito? Per comprendere fino in fondo il realismo di questo invito alla fiducia di Gesù, è importante ricordare che questo discorso si rivolge in modo particolare al gruppo dei discepoli itineranti, che hanno lasciato la sicurezza della casa e della famiglia per stare sempre con lui. In alcuni momenti, la minaccia della fame o la mancanza di un riparto poteva presentarsi al gruppo di questi primi discepoli in modo molto concreto. È di fronte a questa eventualità, che tocca anche l'umanità di Gesù, che il maestro invita i suoi a non perdere la fiducia, a perseverare nell'impegno per il regno. Anche se le nostre condizioni di vita sono molto differenti, non mancano anche per noi i momenti in cui ansia e preoccupazioni per il domani ci afferrano. Quando questo accade, suggerisce Gesù: fermati e alza lo sguardo, verso i fiori dei campi, verso gli uccelli del cielo.

Gesù, insegnami a guardare il mondo come lo guardi tu!

La voce di una santa
“Nulla ti turbi, nulla ti spaventi; tutto passa, solo Dio non cambia. La pazienza ottiene tutto; chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta.”
Teresa d'Avila

Sr Linda Pocher FMA - lindapoker@donboscoland.it

 

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