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TESTO Commento su Giovanni 6,30-35

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Martedì della III settimana di Pasqua (16/04/2002)

Vangelo: Gv 6,30-35 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il Pane dal cielo, quello vero; il Pane di Dio è Colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo.

Come vivere questa Parola?

Anche l'uomo che si dice religioso è troppo spesso a caccia di "segni". Li pretende da Dio, come fanno qui i contemporanei di Gesù. Essi ricordano quello che, per loro, è un tipico "segno": la manna. E citano il salmo che dice poeticamente: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo". Gesù obietta che non è così. Infatti la Bibbia non dice da nessuna parte che la manna cadeva dal cielo. Sta di fatto che, al mattino, gli Ebrei, erranti nel deserto, trovavano questa sostanza commestibile e nutriente: forse una secrezione di insetti (un po' come il miele) o di piante. Certo era una realtà provvidenziale, ma non esulava dall'ambito della natura e, dunque, non... veniva dal cielo. Gesù non tergiversa. Con tutta franchezza dice che il "vero pane che viene dal cielo" è la sua carne, la sua vita immolata per amore. Ce lo evoca il mistero pasquale. E' Lui che, essendo Dio, viene dal cielo. E' Lui che, avendo assunto la natura umana, muore, dando la vita per noi. Il segreto della fame esistenziale più profonda, che è fame d'amore nel cuore dell'uomo, trova risposta qui.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, ancora mi tufferò con gioia nel mistero pasquale che, in questo periodo, la liturgia offre alla mia meditazione e alla mia vita. Sì, lo medito, contemplando la persona di Gesù risorto, mentre gli dico: Dammi il tuo Pane, dammi Te! Perché io mi percepisca amato da te. Sì, fa' che io viva questo mistero pasquale. Perché, percependomi sfamato nell'amore, cerchi di amare gli altri a cuore chiaro.

La voce di un esegeta

Chi è Gesù? Che cosa è per noi? La risposta: "Questo è il Pane vivente disceso dal cielo e capace di darci la vita". E' la rivelazione del significato profondo del Cristo (e perciò dell'uomo): una esistenza in dono. E' di questo che abbiamo bisogno, e sotto due aspetti. Noi siamo alla ricerca del dono di Dio per noi, ma siamo anche alla ricerca di qualcuno che ci faccia divenire dono, perché questo è il progetto per cui siamo fatti.
Bruno Maggioni

 

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