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padre Ezio Lorenzo Bono   Home Page

Venerdì della VII settimana di Pasqua (06/06/2025)

Vangelo: Gv 21,15-19 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. 18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».


Quando qualcuno ci ferisce, ce lo ricordiamo per tutta la vita. Quando ci sentiamo traditi, delusi, abbandonati,
 facciamo fatica a dimenticare. Magari diciamo “ti perdono”, ma poi teniamo il conto, custodiamo l'amarezza, e spesso ci chiudiamo dicendo: “con quella persona non voglio più avere a che fare”. Ci capita anche tra amici, tra parenti, perfino in comunità. C'è chi smette di parlarsi per un'offesa. Chi si evita, si cancella, si esclude. Quando qualcuno ci ferisce, quella cicatrice rimane tutta la vita. 


Nel Vangelo di oggi, invece, c'è un uomo che ha fatto un danno immenso, ha rinnegato per ben tre volte il suo Maestro proprio nel momento in cui aveva più bisogno di Lui. Non ha avuto il coraggio, non ha avuto la fedeltà. Eppure Gesù non lo rimprovera, non gli rinfaccia nulla, ma solo vuole sapere se lo ama. E poi lo chiama di nuovo alla sua sequela.


Per nostra fortuna Gesù non è come noi. Noi ricordiamo solo il male, Lui ricorda solo l'amore. Mentre noi mettiamo le persone in castigo, Lui le rimette in cammino. Anche se lo abbiamo tradito tante volte, altrettante volte possiamo tornare da Lui e dirgli: “Signore, Tu sai tutto, Tu lo sai che ti amo”. È solo questo che Lui vuole sentire da noi, prima di poterci dire ancora una volta: “Seguimi”.


 

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