VIDEO L'Ascensione: un addio? No, una missione che comincia! - Lc 24,46-53
don Marco Scandelli don Marco Scandelli
Ascensione del Signore (Anno C) (01/06/2025)
Vangelo: Lc 24,46-53

46e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni. 49Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
50Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. 51Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. 52Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia 53e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
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Commento al Vangelo a cura di don Marco Scandelli
Luca 24,46-53
Oggi celebriamo l'Ascensione del Signore, un momento fondamentale che, pur segnando la partenza fisica di Gesù, ci conferma la sua presenza viva e operante nel nostro cammino di fede. Ma andiamo con calma. Nel brano tratto dal Vangelo di Luca 24, versetti 46-53, Gesù, poco prima di ascendere al cielo, ci lascia una parola incisiva: «Voi siete testimoni». Con queste parole egli ci incarica di portare avanti la sua missione, di annunciare la Buona Novella a ogni creatura. E mentre benedice, Gesù si eleva, lasciandosi andare verso il Padre, eppure non cessa mai di essere presente tra i suoi discepoli. A prima vista, l'ascensione potrebbe sembrare un addio doloroso, ma in realtà è l'inizio di una nuova era. Gesù non si allontana per abbandonarci, bensì per aprire una prospettiva più alta e profonda