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TESTO Commento su Gv 6, 35-40

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Mercoledì della III settimana di Pasqua (07/05/2025)

Vangelo: Gv 6,35-40 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Come vivere questa Parola?
Nel brano del vangelo di oggi Gesù ripete ancora una volta: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!”, quasi a voler rafforzare il concetto poiché, per coloro che erano lì accanto a Lui, era difficile credere. E noi, se fossimo vissuti ai tempi di Gesù, gli avremmo creduto? Probabilmente avremmo fatto la stessa fatica ed avremmo anche noi chiesto segni e prove tangibili. Ma Gesù, oggi, fa un passo ulteriore, portandoci al senso più profondo, all'essenza e al fine ultimo della nostra esistenza, dicendo che nulla verrà perduto e sarà resuscitato nell'ultimo giorno. Nulla e nessuno, perché nel progetto d'amore di Dio ci siamo dentro tutti, nessuno è perso, perché nessuno è escluso. L'amore di Dio è quello del pastore che va a cercare la pecora smarrita lasciando le altre novantanove. E cosa è la resurrezione se non la certezza che l'amore ha l'ultima parola ed è più grande anche della morte?

Signore Gesù,
fa' che io mi percepisca amata da Te
e ami tutti in te

La voce di un Papa
“Noi cristiani dobbiamo sapere che la speranza non illude e non delude: tutto nasce per fiorire in un'eterna primavera. Alla fine, diremo solo: non ricordo niente in cui non ci sei Tu”.
Papa Francesco

Benedetta Ferrone - benedetta.ferrone@gmail.com

 

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