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TESTO Commento su Luca 11,29-32

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della I settimana di Quaresima (08/03/2006)

Vangelo: Lc 11,29-32 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 11,29-32

29Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. 30Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. 31Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. 32Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona.

Dalla Parola del giorno

Quelli di Ninive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui.

Come vivere questa Parola?

La smania di vedere "segni" e prodigi non sembra legata a nessun'epoca né cultura. Era così ai tempi di Gesù ed è così oggi. Si va a caccia di notizie sensazionali, senza preoccuparsi di "leggere" i "segni". Ed ecco il richiamo forte di Gesù: c'è chi affronta i disagi di una sofferta ricerca, interrogandosi e interrogando. Persone assetate di verità che cercano la luce. Forse nostri vicini di casa che attendono da noi una testimonianza limpida di vita che convalidi quanto diciamo di credere e convinca. Forse giovani che disturbano il nostro "quieto vivere" con le loro trasgressioni. Forse proprio chi si proclama ateo convinto... Persone che nascondono in sé un'insospettata disponibilità ad accogliere la Parola che salva. E noi che ci siamo trovati tra le mani, fin da bambini, il dono incalcolabile del Battesimo e forse, proprio per questo, non lo apprezziamo abbastanza. È un dato scontato, come un dato scontato è l'aria che respiriamo. Viviamo di esso, ma non sempre possiamo dire che "lo" viviamo, che lo assumiamo consapevolmente cercando di assumerne tutte le esigenze. Diciamo che Gesù è in mezzo a noi, percorre le nostre strade, condivide la nostra storia, ma quanto tutto ciò incide sulla nostra vita? Le nostre parole, le nostre scelte, le nostre opere lo rivelano? È qui che ci raggiunge il richiamo di Gesù.

Oggi, nel mio rientro al cuore, mi lascerò interpellare da Gesù che mi invita a dargli credito, a lasciarmi "convertire" dalla sua Parola.

Concedimi, Signore, una fede che non si alimenti di "segni" ma sia fondata unicamente in Te, Parola di vita.

La voce di un martire di oggi

Uno sguardo di contemplazione coglie segni del Vangelo negli avvenimenti più semplici. Discerne la presenza del Cristo anche nel più abbandonato fra gli uomini. Scopre nell'universo le radiose bellezze della creazione.
frère Roger Shutz

 

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