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IV Domenica di Pasqua (Anno C) (11/05/2025)

Vangelo: At 13,14.43-52; Sal 99; Ap 7,9.14-17; Gv 10,27-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 10,27-30

27Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 28Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. 29Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. 30Io e il Padre siamo una cosa sola».

Domenica del tempo di Pasqua dedicata al pastore bello, Gesù vuole farci capire che se cerchi la bellezza devi seguirlo, se vuoi diventare una persona bella l'unica strada è il vangelo. È anche un forte avvertimento a non seguire i pastori brutti, che si aggirano sempre in tutti i tempi della storia umana.
Gesù è nel Tempio, si celebra la festa della Dedicazione del tempio, la festa delle luci in ricordo della consacrazione del Tempio dopo la profanazione dovuta alla dominazione dei Seleucidi che volevano imporre il culto pagano.
I giudei vogliono provocare Gesù: sei tu il Messia? Sei tu quello che ci liberà dalla nuova dominazione dei romani? Gesù non risponde alla loro domanda: non è quel tipo di Messia. Chi parla così non appartiene al gregge di Gesù. Ecco i pastori brutti: quelli che ragionano secondo i criteri di sempre, dove contano solo i rapporti di forza, che generano il mondo dei lupi, sempre in combattimento gli uni con gli altri.
Gesù è venuto per porre fine al mondo delle belve, inaugura il mondo degli agnelli, il mondo in cui conta solo l'amore.
Ecco la bellezza, ecco la proposta di Gesù: diventare agnelli come lui. L'agnello è il pastore bello che ci guida alle fonti della vita, che ci fa capire il senso della nostra storia.
Ci propone tre verbi per capire se il messaggio arriva veramente dal pastore bello: ascoltare, conoscere, seguire.
Le mie pecore ascoltano la mia voce.Gesù ci propone di ascoltare, non si impone mai, ci indica la strada giusta ma poi sta a noi imboccarla. Nella Bibbia il Dio di Israele fa udire sempre la sua voce, non utilizza apparizioni eclatanti, perché tutta l'attenzione deve essere sull'ascolto. L'agnello parla con la sua vita e noi dobbiamo ascoltarlo.
Il pastore bello conosce le sue pecore.Conoscere nella Bibbia non significa qualcosa a livello intellettivo, ma è la comunione di vita, è utilizzato per esprimere il rapporto nel matrimonio. È comunicazione, è dono di sé, è La piena comunione di vita tra l'agnello e quelli che gli danno la piena adesione, è la comunione di intenti, di sogni, di progetti.
Le mie pecore mi seguono.Seguire significa fare la scelta di essere agnelli come lui. Gesù va sempre dove qualcuno ha bisogno di lui, mette la sua vita a servizio dei fratelli e così propone a noi.
Gesù ci fa una promessa grandiosa: “... la vita eterna, la pecore non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano”.
Ci dona la vita eterna, non la vita biologica, è qualcosa di enorme: la vita eterna, non è tanto la durata nel tempo, ma indica l'origine, la vita che viene dall'Eterno. Dio ci dona la sua stessa vita, il suo progetto è sempre stato questo, fin dall'inizio del tempo. Dio ha creato l'uomo per coinvolgerlo in eterno nella sua vita. Oggi, adesso, non in un futuro lontano, perché la vita dell'eterno si sviluppa in noi da oggi, in ogni momento quando riusciamo a seguire il messaggio di Gesù.
Il pastore bello non lascia perire i suoi agnelli.L'innamorato non può lasciare l'innamorata, non possono stare l'uno senza l'altro, il rapporto di amore con Dio è per sempre. C'è una storia che perisce: chi ha vissuto come un lupo, perderà la su vita. Solo chi vive come agnello rimarrà per sempre.
Nessuno potrà rapire gli agnelli dalla sua mano. Certo c'è il pericolo di ladri e briganti, magari in qualche momento possiamo perdere di vista l'agnello, ma lui non ci lascia, le nostre fragilità non saranno mai più forti del pastore bello. Se diamo l'adesione al pastore bello siamo al sicuro.

Revisione di vita
- Cosa succede se segui il pastore bello nella tua vita? Come riconoscere i pastori brutti che si propongono attraverso i media, i social, la TV?
- Come ascoltare il pastore bello in mezzo al frastuono delle nostre giornate? Utilizzare gli amplificatori: ritagliare momenti per l'ascolto della Parola, combattere per conservare tempi di silenzio nella preghiera...
- Conoscere Gesù, il suo messaggio, il suo sogno per un mondo nuovo, condividere il suo progetto su noi e sui fratelli che vivono accanto a noi. Agire di conseguenza...
- Seguire la scelta dell'agnello anche in mezzo ad un mondo di lupi. Essere a servizio dei più deboli, degli ultimi, dei dimenticati da tutti. Un azione concreta, nuova in questa settimana?
- Avere la consapevolezza che la vita eterna ci è donata già adesso, che si sviluppa giorno dopo giorno in base alle nostre scelte.
- Le nostre fragilità, i nostri errori, piccoli o grandi, non potranno mai allontanarci dal pastore bello. Accettare di ricominciare sempre il cammino insieme al pastore bello...

CPM Genova

 

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