TESTO Commento su Gl 2, 12-14a
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Mercoledì delle Ceneri (05/03/2025)
Brano biblico: Gl 2,12-18

«1State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. 2Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
5E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
«16E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 17Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, 18perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Come vivere questa Parola?
“Laceratevi il cuore e non le vesti” c'invita a non fare digiuni formali ed esteriori senza alcun coinvolgimento interiore. Il digiuno è una penitenza che non deve riguardare solo l'astinenza dalle carni o da altro cibo, secondo le disposizioni della Conferenza Episcopale (cfr. C.I.C. Can. 1251) ma anche altri aspetti della nostra vita che ci allontanano dalla sobrietà. Fare uso sobrio degli strumenti che la società moderna mette a nostra disposizione, come la televisione o il cellulare e altro ancora, è uno dei suggerimenti dell'attuale Papa e altri. Certamente per questo ritorno al Signore è molto utile una buona confessione per ravvederci del male che è dentro di noi e grazie alla misericordia del nostro Dio sicuramente Lui ci lascia dietro una benedizione, che è il vivere con maggior profondità la Resurrezione al termine di questo percorso quaresimale.
Signore aiutami a superare tutti gli ostacoli, interiori ed esteriori, che si frappongono al mio avvicinarmi a Te.
La voce del Papa
“Il tempo di Quaresima è tempo propizio per correggere gli accordi dissonanti della nostra vita cristiana e accogliere la sempre nuova, gioiosa e speranzosa notizia della Pasqua del Signore. La Chiesa, nella sua materna sapienza, ci propone di prestare speciale attenzione a tutto ciò che possa raffreddare e ossidare il nostro cuore credente. Le tentazioni a cui siamo esposti sono molteplici. Ognuno di noi conosce le difficoltà che deve affrontare. Ed è triste constatare come, di fronte alle vicissitudini quotidiane, si levino voci che, approfittando del dolore e dell'incertezza, non sanno seminare altro che sfiducia. E se il frutto della fede è la carità - come amava ripetere Madre Teresa di Calcutta - il frutto della sfiducia sono l'apatia e la rassegnazione. Sfiducia, apatia e rassegnazione: i demoni che cauterizzano e paralizzano l'anima del popolo credente”.
Omelia di Papa Francesco - Basilica di Santa Sabina - Mercoledì, 14 febbraio 2018
Claudio Del Brocco - claudiodelbrocco@yahoo.it