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TESTO Commento su Is 49,8.15

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Mercoledì della IV settimana di Quaresima (24/03/2004)

Brano biblico: Is 49,8.15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Dice il Signore: "Al tempo della misericordia ti ho ascoltato, nel giorno della salvezza ti ho aiutato. (...) Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai."

Come vivere questa Parola?

Delicata come la carezza amorevole di una madre, questa pericope del profeta Isaia espone alla nostra contemplazione il volto materno di Dio e si fa annuncio di salvezza: ieri ad Israele, schiavo in Babilonia, disperso tra le genti, oggi a noi, che lottiamo per camminare spediti su strade di libertà. Questo che viviamo è dunque, anche per noi, "il tempo della misericordia", kairòs di salvezza, in cui Dio ci esaudisce, soccorre, consola, nel vincolo di un'alleanza indefettibile che continuamente ci trae dalle tenebre e spezza le catene di ogni asservimento. Ecco perché non ci è concesso di sentirci abbandonati, devastati, dimenticati, pur nel momentaneo smarrimento, persino nel dolore, che può venire dalle situazioni più difficili. La tenerezza di Dio, come l'abbraccio di una madre, ci avvolge, ci scalda e ci rassicura, se ci affidiamo a Lui, semplici e puri, smascherando, dentro di noi, la logica supponente di un ego contorto che sclerotizza il cuore, e fuori di noi, la logica di un mondo vorace che induce all'avido possesso pervertendo ogni desiderio di gratuito amore. E per dimostrarcelo, il profeta ci pone dinanzi a un caso-limite: una madre – dice - può forse cessare di aver compassione del figlio delle sue viscere? Ebbene: anche se ci fosse una donna che si dimenticasse, Dio invece non ti dimenticherà mai!

Dio non ti dimenticherà mai! E tutto ciò che è suo, in termini di amore, è anche tuo, come dice il padre misericordioso della parabola al figlio maggiore, che gli viveva accanto da estraneo.

Questi orizzonti d'infinita magnanimità oggi rivisiterò nel mio rientro al cuore, accoccolandomi in familiare ed intimo abbandono dinanzi a Gesù-Ostia. E pregherò:

Dio, Padre mio e Madre mia, Gratuità feconda che dimori nelle profondità del cuore, colma ogni mio desiderio di pienezza e rendimi puro nell'amore.

La voce di un grande mistico

Vivi in pace, allontanando da te le preoccupazioni, senza darti pensiero di ciò che accade. Egli è un Dio di misericordia! Servirai così a Dio come a Lui piace e ti riposerai in Lui. Può forse dimenticarsi della sua creatura?
San Giovanni della Croce

 

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