PERFEZIONA LA RICERCA

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Perché lui è nuova creazione

don Angelo Casati   Sulla soglia

Domenica nell'Ottava del Natale (29/12/2024)

Vangelo: Gv 1,1-14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 1,1-14

1In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

2Egli era, in principio, presso Dio:

3tutto è stato fatto per mezzo di lui

e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

4In lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

5la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno vinta.

6Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

7Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

8Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

9Veniva nel mondo la luce vera,

quella che illumina ogni uomo.

10Era nel mondo

e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;

eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

11Venne fra i suoi,

e i suoi non lo hanno accolto.

12A quanti però lo hanno accolto

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo nome,

13i quali, non da sangue

né da volere di carne

né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

14E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di grazia e di verità.

Quella notte pulsava, a sfrigolii silenziosi nel buio, una lanterna, ma a illuminare gli occhi, prima quelli di Maria e Giuseppe e poi quelli dei pastori, a farli palpitare nell'ombra, era il bambino, lui luce. Sì, ogni bambino nascendo è luce, ma il figlio di Maria era, come racconta il prologo di Giovanni, ia luce del mondo. Non so se a quel cucciolo di bimbo, estasiandosi, Maria e Giuseppe abbiano mai detto: "tu, luce del mondo". Forse gli dissero "luce degli occhi miei": lo dicono perdutamente, a non finire, i genitori ai loro bambini. In questo senso - ed è bello, è urgente, ricordarlo - anche il più povero e indifeso dei bambini porta una luce a questa terra: la sua, insostituibile luce; ucciderlo o cancellarlo nell'indifferenza è come derubare la terra, un furto di luce.

Luce del mondo Gesù, ma luce non in astratto; no, in una carne: la luce sgusciava silenziosa - come è nella sua natura, e fu così per tutta la vita - dal corpo, dagli occhi, dalle sue mani, da quel tono di voce, dagli sguardi, dai gesti. Il Verbo si è fatto carne. E siamo al prologo del vangelo di Giovanni che è poesia e devi fare soste, perderti, ritrovarti: ritrovare te, la storia, il mondo, ma in un'altra luce. Non è un volar via dalla carne, dalla storia, la carne, la storia riprendono la loro luce. Finalmente. Oggi manca la poesia e la carne, la storia stanno perdendo luce, è in avvistamento l'insignificanza, l'appiattimento, lo scolorimento. Si punta sulla grandezza, sulla vistosità, ma poi ci si accorge - ed è benedizione se ci si accorge - che non è la grandezza a prenderti il cuore; ci si accorge - ed è benedizione se ci si accorge - che grazia è ciò che fa parlare in ogni suo ritaglio la vita, tutta la vita; grazia è quando ti parla un filo d'erba come un prato di stelle.

E allora permettete che io sfiori nel commento, lasciandomi prendere da suggestioni, un'espressione che oggi sbucava, e poi sbucava ancora, quasi a ondate, dal vangelo di Giovanni e dal libro dei Proverbi, tanto da farmi sostare, l'espressione "in principio". Nell'espressione "tn principio" c'è freschezza, attesa, desiderio di svelamento; l'in principio non è macchiato dall'abitudine o dal fare tanto per fare, o da un fare dettato dai soliti malaffari, egoismi, prepotenze, raggiri; questi non sono dono, non sono un "in principio", sono una vecchia musica, sono vecchi costumi, logori, logori e a segno di disumanità, di bruttezza e non di bellezza. Dopo aver fatto memoria della nascita di Gesù, resista nel tuo cuore un "in principio", un inizio, non importa se piccolo pur che sia autentico; accarezzalo con i tuoi occhi come quando vai scoprendo il germogliare sottile di un fiore, dona terriccio e sorsi di acqua all'in principio.

Che Natale non lo spenga inaridimento. In un angolino smarrito, di una memoria sempre più smarrita, mi si accende ancora una volta l'immagine di una ragazza del liceo, ora diventata scrittrice famosa, che anni e anni fa mentre si discuteva in classe di Natale dolentemente sulla lavagna, alle spalle, scriveva: "Natale le statuine e gli addobbi... S. Stefano tutto ritorna come prima". Come se non appartenesse al Natale un futuro. Natale è creazione. In questo orizzonte - e già lo accennavo - mi appare suggestivo l'accostamento della pagina del prologo a quella ricca di poesia del libro dei Proverbi che racconta gioiosamente i giorni della creazione e una sapienza a illuminarli. Dona ai tuoi giorni Gesù, doniamo ai nostri giorni Gesù, perché lui è nuova creazione. E' inizio - dice il prologo - ed è tenda in mezzo a noi. Come dicessimo - e che bello pensarlo - che c'è un principio creatore in ciascuno di noi, sì in ogni donna, in ogni uomo, in ogni essere vivente. Se noi non ci neghiamo alla luce, la sua luce ci desta dagli assopimenti. E ci abita. Ha messo la sua tenda in mezzo a noi. Potremmo anche dire: in noi.

"Il presepio" scrive il card. José Tolentino Mendonça "siamo noi. È dentro di noi che un Dio nasce. Dentro questi gesti che in uguale misura sono rivestiti di speranza e di ombra. Dentro le nostre parole e il loro traffico sonnambulo. Dentro il riso e l'esitazione. Dentro il dono e l'attesa. Dentro il calore della casa e nell'addiaccio imprevisto. Dentro il pendio e dentro la pianura. Dentro la lampada e nel grido. La nostra stirpe è quella degli appena nati. Quale che sia la nostra età o la stagione che ci troviamo a vivere, la verità è che noi siamo, fino alla fine, una cosa al suo inizio. E il presepio conferma che la nascita è struttura fondante della vita".

 

Ricerca avanzata  (57179 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: