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TESTO Commento su Matteo 23,1-12

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Martedì della II settimana di Quaresima (09/03/2004)

Vangelo: Mt 23,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini.

Come vivere questa Parola?

Il dire in opposizione al realizzare quello che vien detto. Il prevaricare sul prossimo imponendo agli altri obblighi da cui personalmente ci si esime. Tutto questo lo si nota bene! E' il contrario dell'amare. Mentre è uomo, donna autentica (e tanto più cristiano/a) solo chi ama. Gesù dunque denuncia che, a questo modo si è fuori dai percorsi vitali. E ciò che oggi per noi è prezioso della sua Parola è il darcene la ragione profonda. "Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini". Ed è la denuncia aperta del sembrare in opposizione all'essere. Siamo nel baratro dell'inautenticità, della maschera esistenziale che facilmente fa corpo con la nostra pelle. Scegliere infatti la semplicità dell'essere, decentra costantemente il proprio ego fino a poter abbracciare pienamente la logica di Gesù che dice: "Il più grande sia servo di tutti", non è facile. Ma il tempo quaresimale è "tempo favorevole, tempo di salvezza" anche a questo riguardo. Si tratta di invocare da Gesù questo interiore risveglio e la sua grazia di liberazione.

Oggi, nel mio rientro al cuore, chiedo allo Spirito Santo di rendermi vigilante nei miei movimenti interiori, nelle mie recondite intenzioni. Senza ansia, senza paura mi guardo allo specchio dell'amore perfetto che è quello di Gesù che dice: "Io sono in mezzo a voi come colui che serve". E mi chiedo: quello che sono e possiedo è solo in ordine a una vita che vuole essere amore nella concretezza del servire?

Signore, liberami dall'insidiosa ipocrisia del fare il bene per il consenso, il plauso, l'ammirazione. Rendimi interiormente semplice e libero di amare servendo Te in tutto.

La voce di un mistico

Chi è innamorato di Dio non pretende né guadagno né premio, ma desidera solo perdere se stesso e ogni cosa per amore di lui, riponendo in ciò il suo vantaggio.
San Giovanni della Croce

 

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