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VIDEO Luca 2, 1-14 - Dire “Dio” significa dire “felicità”!

don Marco Scandelli   don Marco Scandelli

Natale del Signore - Messa della Notte (25/12/2024)

Vangelo: Lc 2,1-14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 2,1-14

1In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

8C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». 13E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:

14«Gloria a Dio nel più alto dei cieli

e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

#2minutiDiVangelo

Commento al Vangelo a cura di don Marco Scandelli

Lc 2, 1-14

Da storico, interessato al contesto, l'evangelista della mansuetudine comincia con il riferire che Giuseppe e Maria si recarono a Bethlemme, città del re Davide, per farsi censire. E proprio qui, è nato il Salvatore, si è incarnato il Dio vivente, si è avverata la profezia di Platone. Il Natale, che tante volte noi riduciamo ai suoi soli aspetti esteriori, ci ricorda il giorno in cui la risposta al nostro desiderio di felicità si è fatta “incontratile”. Sì. Oggi noi non celebriamo una “tradizione”, ma annunciamo al mondo - e ora lo sto facendo io con te - che una risposta alle tue domande di senso, al tuo anelito verso la giustizia, l'unità, la pace, la libertà, il bene e la bellezza, esiste!

 

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